Il mondo dello sport italiano rimane sempre in attesa di buone notizie per quanto riguarda le condizioni di Lorenzo Bonicelli. Il ginnasta azzurro, infatti, è ancora ricoverato in coma farmacologico al Policlinico universitario di Essen, in Germania, dopo il bruttissimo incidente agli anelli del quale si era reso protagonista nel corso delle Universiadi. Nell’immediatezza della caduta l’atleta nativo di Lecco era stato sottoposto ad un delicatissimo intervento alle vertebre.

Al momento è ancora in terapia intensiva e le notizie rimangono ancora preoccupanti. Sarà necessaria almeno una settimana di stabilizzazione per capire le reali condizioni di Lorenzo Bonicelli, con la speranza di poterlo riportare in Italia nei prossimi giorni. Si pensa ad una struttura specializzata per il recupero.

Le parole di Andrea Facci, presidente della Federginnastica: “Siamo tutti molto preoccupati. Oggi arriverò ad Essen per fare l’unica cosa che mi sento di fare in questo momento: stare vicino a Lorenzo e ai suoi genitori. Tutti siamo in apprensione. Il medico federale Andrea Ferretti è in costante contatto con i colleghi della FederCusi e le condizioni del ragazzo, seppur stazionarie, sono molto delicate. La federazione aiuterà Lorenzo e affiancherà la sua famiglia al massimo delle sue possibilità. Bonni è un ginnasta forte e completo, lo conosco da tanto tempo e ho seguito il suo percorso di crescita. Lui è un super eroe”.

Accorate anche le dichiarazioni di Paolo Gilardoni, presidente della Ghislanzoni Gal di Lecco, il club dove milita Bonicelli: “La situazione è stabile, il ragazzo di tanto in tanto viene risvegliato per seguire un percorso standard di questi casi. I medici stanno procedendo per piccoli passi. Il risveglio avviene in maniera programmata e ci vorrà tanto tempo. Il ragazzo, dopo un trauma spinale, anche dal punto di vista biologico deve essere stabilizzato per essere portato in luoghi più vicini a casa. Siamo nelle prime 72 ore dall’incidente e l’organismo è scombussolato. Bisogna aver pazienza per capire una diagnosi più certa. Con la famiglia ci stiamo muovendo dal punto di vista logistico, stiamo selezionando il posto di rientro e ne stiamo valutando diversi che siano compatibili con la sua situazione. Ma tutto questo è da verificare di ora in ora. Adesso non ci sono risposte utili. Ripeto, ci vorranno giorni prima di pensare a riportarlo in Italia: è necessaria una sua stabilizzazione a 360 gradi”.