Neanche una settimana fa, Miguel Oliveira ha annunciato il suo passaggio nel Mondiale Superbike, firmando un accordo con la BMW, per quello che sarà a tutti gli effetti uno scambio con Toprak Razgatlioglu. Il turco salirà infatti sulla Yamaha del Prima Pramac Racing che libererà il portoghese in MotoGP, al quale toccherà l’ingrato compito di non far rimpiangere il due volte campione delle derivate di serie, che sembra lanciatissimo verso la sua terza corona. Il tutto, all’esordio assoluto in SBK.
Tuttavia, già da giovedì, al suo arrivo a Mandalika, quando gli è stato chiesto del suo futuro ha preferito non chiudere del tutto la porta alla MotoGP, anche perché il contratto che ha firmato con la Casa bavarese è di una sola stagione per il momento. Nessuno però poteva immaginare che Miguel potesse prendere in considerazione un doppio impegno già nel 2026, affiancando un programma da tester in MotoGP a quello da pilota in SBK.
Alla conclusione del Gran Premio d’Indonesia, terminato in 11° posizione, il pilota di Pragal però ha parlato abbastanza apertamente di questa prospettiva, spiegando che se si incastreranno tutti i pezzi del puzzle potrebbe anche accettare il ruolo di collaudatore dell’Aprilia.
“E’ un’opzione, ma chiaramente ne dovrei parlare prima con la BMW, perché la priorità è quella di correre in Superbike. Poi bisognerebbe anche vedere come si potrebbe gestire la cosa in base al calendario, perché capisco che l’Aprilia vorrebbe sfruttarmi appieno come test rider piuttosto che farmi salire sulla moto solo ogni tanto. Dunque, riuscire a pianificare un calendario che vada bene a tutti non è semplice”, ha spiegato Oliveira.
Miguel Oliveira, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
Questo discorso ha fatto chiaramente drizzare l’antenne ai presenti, perché non capita tutti i giorni di vedere un pilota legato a più marchi contemporaneamente. Inoltre, un via libera da parte della BMW vorrebbe dire veder tramontare quasi definitivamente le velleità di tedeschi di entrare in MotoGP almeno a breve termine: “Non sta a me rispondere, ma le intenzioni della BMW nel motorsport mi sembrano abbastanza chiare. La MotoGP poi richiede uno sforzo economico talmente grande che avrebbero bisogno di discuterne con il marketing e non credo che lo stiano facendo in questo momento”.
Tra le altre cose, dopo la gara di Mandalika è stata fatto notare anche a Massimo Rivola, CEO di Aprilia Racing, la particolare sfortuna che la Casa di Noale ha avuto con gli infortuni dei suoi piloti quest’anno, con Jorge Martin che per esempio per ora ha disputato appena 7 GP su 18. Quando gli è stato domandato quindi se per il futuro stia pensando di allargare la squadra è stato lui stesso a fare il nome di Oliveira.
“Preferirei avere un po’ più di fortuna con gli incidenti, ma viste le nostre statistiche forse ci farebbe comodo. Per esempio, Savadori quest’anno non ha potuto fare tanti test. Non voglio dire per niente, perché ne fatti, ma ha dovuto anche correre. Se mi state chiedendo di Miguel Oliveira, se ci fosse un’occasione, la sfrutteremo”, ha detto Rivola.
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