Prima giornata di Serie A1 in archivio con l’Opening Day, giocato questa volta a Brescia e continuatore di una tradizione ultraventennale. Dal PalaLeonessa arrivano alcune indicazioni in particolare sulla questione delle italiane che popolano il campionato. Stavolta pochi i nomi, ma ben precisi e sostanzialmente tutti di conferma di qualità di vario genere.

MVP italiana della prima giornata è Debora Carangelo, protagonista d’alta classe del 76-64 di Sassari su San Martino di Lupari. Per la capitana della Dinamo, il perno attorno al quale è stata compiuta la rivoluzione nel roster, 19 punti, 6 rimbalzi e 6 assist in 37 minuti di gioco. Un bel modo, in sostanza, per presentarsi all’interno della stagione di A1 numero 15 della sua ormai lunghissima carriera: c’è da sperare, per il club sardo, che non debba sempre giocare 37 minuti, anche se la diretta interessata non è nuova a giorni in cui si trova finanche a stare sul parquet in ogni singolo secondo.

Si può realizzare una valutazione di 21 senza andare in doppia cifra? Sì, quando la performance è particolarmente buona. Ed è il caso di Costanza Verona, che nel successo di Schio sulla neopromossa Roseto arrivato soprattutto con una grande seconda metà di gara. 9 i punti, ma 8 i rimbalzi e gli assist e anche 6 le palle recuperate: al solito, parliamo di una giocatrice totale, una che conosce il concetto di giocare a pallacanestro pienamente inteso. Ieri è stato anche il giorno del ritorno in maglia Schio di Cecilia Zandalasini: 2/12 dal campo, ma bastava rompere di nuovo il ghiaccio per stavolta, senza dimenticare che è tornata da poco dagli USA. Bene anche Carlotta Zanardi, 15 punti, 5 assist e 4 recuperi in una partita che ne ha visto sottolineati alcuni progressi, i quali però andranno verificati in altre sedi.

Bene anche l’accoppiata Sara Madera-Maria Miccoli: 14 e 8 rimbalzi per l’una, 15 e 7 rimbalzi per l’altra. Vero è che quella di Campobasso contro Brescia è davvero stata una partita a senso unico, e per questo ci sarà da prendere con il giusto beneficio d’inventario tutto (e non solo le loro prestazioni). Sta di fatto, però, che soprattutto per la lunga di bronzo al Pireo sono buone notizie. Molto bene anche Beatrice Attura, tornata con tutti gli interessi in A1 e protagonista del 65-56 con cui il Geas Sesto San Giovanni batte il Derthona Basket. E bene anche Francesca Pasa, buona protagonista dell’anomala partita tra Reyer Venezia e Battipaglia in cui per metà partita le campane hanno spaventato le orogranata. Il bentornato in Italia, dopo il passaggio in Francia, alla play ex Virtus Bologna passa anche da qui.