di
Benedetta Moro
I lividi sul corpo. La difesa di Ivan Sauna: «Sono innocente, l’ho trovata così». Le testimonianze dei vicini: «Litigavano spesso»
A Formentera ci era arrivata circa un anno e mezzo fa, in uno stato psicofisico provato, lasciandosi alle spalle un passato che la tormentava. Ed è proprio lì che Luisa Asteggiano, 45 anni, originaria di Bra (Cuneo), è morta domenica mattina, nella casa del compagno Ivan Sauna, 51 anni, anche lui italiano, trasferitosi sull’isola delle Baleari 15 anni fa da Busto Arsizio (Varese), per lavorare nel settore delle affittanze turistiche. Un rapporto, il loro, che secondo alcuni non era sempre sereno, segnato da litigi frequenti e problemi legati all’abuso di alcol e droghe.
Quella notte, nell’abitazione del condominio Mirada I a Es Pujols — una delle zone più belle di Formentera — c’erano solo loro due. «Dormivo sul divano, mi sono svegliato verso le 7.30 e ho trovato il corpo di Luisa per terra. Non so cosa sia successo, forse un incidente domestico», ha dichiarato Sauna agli inquirenti, davanti ai quali si è subito proclamato innocente.
Tuttavia, il corpo di Luisa presentava numerosi lividi. Da dove provenivano? Ivan l’aveva picchiata? È per questo che gli inquirenti — come ha reso noto la Guardia Civil — vogliono fare piena luce sulla vicenda, e hanno iscritto l’uomo nel registro degli indagati per omicidio. Se quei lividi sul corpo di Luisa fossero recenti o pregressi lo stabilirà l’autopsia, prevista per oggi. Il movente, se c’è, resta ancora da chiarire, ma non viene esclusa nemmeno l’ipotesi dell’incidente domestico. Intanto, le autorità spagnole stanno trattando il caso come un possibile femminicidio: il ministero per l’Uguaglianza lo ha inserito nel registro dei presunti crimini di genere, per i quali sono competenti tribunali specializzati.
L’uomo si trova in stato di fermo in carcere, in attesa della convalida da parte del giudice. A chiamare i soccorsi era stato lui stesso, assieme a un’altra persona: l’ex compagna, con la quale ha mantenuto un buon rapporto, e che avrebbe contattato in preda al panico dopo aver — secondo la sua versione — trovato Luisa a terra.
In un primo momento erano state segnalate anche delle ferite sul corpo di Luisa. «Si è trattato di una confusione dei media locali, nata con un altro caso avvenuto proprio domenica mattina», precisa il legale di Sauna, l’avvocato Michele Tortorici. Il riferimento è a un episodio diverso: una donna colombiana di 35 anni, accoltellata dall’ex fidanzato ma non in pericolo di vita.
«Non può essere stato Ivan a ucciderla. È stato lui stesso ad accoglierla in casa, quando Luisa non aveva un posto dove dormire», racconta l’avvocato Tortorici, che era stato anche il legale della donna per un altro episodio: l’allontanamento dal figlio, oggi 15enne, nato da un precedente matrimonio con un italiano. «Il marito l’aveva cacciata di casa e non le faceva più vedere il ragazzino perché Luisa aveva iniziato a bere — racconta ancora Tortorici —. Da lì era precipitata: depressione, forte dimagrimento, difficoltà motorie. I lividi che presentava erano pregressi: soffriva di un problema di salute per cui, appena subiva un urto, si formavano ematomi molto estesi».
I problemi con l’alcol — e forse anche con la droga — erano condivisi, secondo chi vive a Formentera da tempo, anche con il compagno Ivan Sauna. I due venivano spesso visti litigare.
Il caso è seguito con attenzione anche dal Consolato generale d’Italia a Barcellona, in contatto con i familiari della vittima e impegnato nel garantire loro ogni possibile assistenza.
7 ottobre 2025 ( modifica il 7 ottobre 2025 | 08:50)
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