di
Massimo Sideri

L’annuncio dell’Assemblea per il Nobel, al Karolinska Institutet di Stoccolma: il premio ai tre scienziati, tutti attivi in università californiane, per le loro scoperte relative alla meccanica quantistica

Se ci fosse stato bisogno di una conferma che siamo nell’era della fisica quantistica e del primato della tecnologia, il premio Nobel per la Fisica annunciato oggi dall’Accademia delle Scienze di Svezia a John Clarke, Michel H. Devoret e John M. Martinis, non lascia dubbi: i tre accademici rispettivamente dell’Università della California, Berkeley, della Yale University e dell’Università della California, Santa Barbara (dunque una prova muscolare della Stati Uniti), sono stati premiati per i «loro esperimenti sui chip che hanno mostrato la fisica dei quanti in azione»

Nel 1984 e 1985, John Clarke, Michel H. Devoret e John M. Martinis condussero una serie di esperimenti con un circuito elettronico costruito con superconduttori, componenti in grado di far passare una corrente senza alcuna resistenza elettrica. Nel circuito, i componenti superconduttori erano separati da un sottile strato di materiale non conduttivo, una configurazione nota come giunzione Josephson. «Perfezionando e misurando le varie proprietà del loro circuito, riuscirono a controllare ed esplorare i fenomeni che si manifestavano quando vi facevano passare una corrente. Insieme, le particelle cariche che si muovevano attraverso il superconduttore formavano un sistema che si comportava come se fossero un’unica particella che occupava l’intero circuito».



















































In sostanza i lavori per cui è stato assegnato il premio Nobel per la Fisica 2025 (la consegna vera e propria avverrà come per tradizione il 10 dicembre, anniversario della scomparsa di Alfred Nobel e dunque dell’apertura del famoso testamento) sono stati importanti per aver mostrato come funziona la fisica dei quanti nei chip, la costruzione di atomi artificiali che ne rispettano le per molti versi misteriose contraddizioni rispetto al mondo macro della fisica meccanica tradizionale, l’esplorazione della fisica quantistica anche negli atomi naturali e dunque anche la stessa sfida di costruire computer quantistici capaci di surclassare il nostro stesso concetto di Macchina di Babbage.

Il premio mostra anche come la fisica operi: le implicazioni rivoluzionarie della fisica dei quanti vennero affrontate sul lago di Como durante la famosa conferenza Solvay organizzata da Enrico Fermi nel 1927: l’unico momento, prima della guerra, in cui si incontrarono geni del calibro di Werner Heisenberg, Pauli, Albert Einstein, Nils Bohr, Max Planck. Com’è noto le implicazioni erano tali da far sollevare dei dubbi anche dallo stesso Einstein. 

Oggi stiamo cercando di portare quelle contraddizioni all’interno delle macchine per superare i limiti fisici dei microprocessori.

Alla conferenza stampa di oggi si è collegato Clarke, il primo ad essere raggiunto, con l’ormai classico rituale della sorpresa. 

La fisica si conferma così campo da gioco della tecnologia: lo scorso anno il premio era andato ai padri delle reti neurali, John Hopfield e Geoffrey Hinton, coinvolgendo direttamente l’intelligenza artificiale. Mentre solo nel 2022 il premio aveva riguardato l’entanglement, il meccanismo alla base della fisica quantistica.    

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LA SCHEDA

Il riconoscimento
Ogni Nobel prevede una medaglia d’oro, un diploma e un assegno da 11 milioni di corone svedesi, corrispondenti a circa un milione di euro.

I precedenti
Nel 2024, il Nobel per Fisica è stato vinto da John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton, i due scienziati che hanno gettato le basi per l’apprendimento delle macchine e per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale. L’anno precedente, invece, il premio era stato assegnato a Pierre Agostini, Ferenc Krausz and Anne L’Huillier «per i metodi sperimentali che generano impulsi di luce ad attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia». Nel 2022, il riconoscimento era andato ai tre pionieri del computer quantistico Alain Aspect, John Clauser e Anton Zeilinger

Il fisico italiano Giorgio Parisi aveva conquistato il Nobel nel 2021 «per la scoperta dell’interazione del disordine e delle fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria».

C’è solo una persona ad aver ottenuto il premio Nobel per la Fisica due volte: è John Bardeen.

I prossimi Nobel
Dopo la medicina e la Fisica, i Nobel proseguiranno con la Chimica mercoledì, la Letteratura giovedì e la Pace venerdì. Il ciclo si chiuderà con il premio per l’Economia il 13 ottobre.

7 ottobre 2025 ( modifica il 7 ottobre 2025 | 12:29)