La prima tornata di negoziati indiretti tra Hamas e Israele ieri a Sharm el Sheikh è stata “positiva”. Lo hanno confermato fonti di Hamas. Il secondo round di colloqui è previsto nel pomeriggio, è stato spiegato.
Intanto, nel giorno del secondo anniversario del 7 ottobre, la premier Giorgia Meloni è intervenuta dichiarando che “la violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. La reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, e sta mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza”
Media: “Hamas accetta il disarmo ma rifiuta Blair come governatore”
13:42
Media: “Hamas accetta il disarmo ma rifiuta Blair come governatore”
Hamas, nel corso dei colloqui in Egitto, avrebbe “accettato di consegnare le sue armi a un comitato egiziano-palestinese, rifiutando categoricamente di affidare la gestione della Striscia di Gaza a un comitato di transizione internazionale”. Lo scrive l’agenzia Efe dal Cairo citando una fonte palestinese informata. Hamas “propone di negoziare la gestione di Gaza con l’Autorità Nazionale Palestinese” e “rifiuta la presenza di Tony Blair come governatore di Gaza”, pur “accettando che assuma un ruolo di monitoraggio a distanza”
13:14
Qatar: “Israele avrebbe già dovuto fermare le operazioni militari”
Israele “avrebbe già dovuto cessare le sue operazioni militari (nella Striscia di Gaza, ndr) se le dichiarazioni del primo ministro (israeliano, Benjamin Netanyahu, ndr) sulla sua adesione al piano Trump fossero state vere”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, durante un punto stampa a Doha. “Aspettiamo i risultati dei negoziati per il cessate il fuoco nei prossimi giorni”, ha aggiunto il portavoce, riferendosi alle trattative in corso in Egitto
12:56
Alla Porta di Brandeburgo 1100 sedie vuote per ricordare il 7 ottobre
Con la lettura dei 1200 nomi delle vittime del 7 ottobre, si è tenuta stamani a Berlino una manifestazione alla Porta di Brandeburgo. In memoria degli attacchi di Hamas di due anni fa, sono state posizionate anche 1100 sedie vuote, che in alcuni casi rappresentano intere famiglie, è stato spiegato. In serata, sul monumento simbolo della capitale saranno proiettate le parole “bring them home now” (“riportateli a casa adesso”), con riferimento al rilascio degli ostaggi ancora in mano ai rapitori. In tutta la Germania, le bandiere sventoleranno oggi a mezz’asta. Sempre a Berlino, blindata per l’occasione da 1400 agenti della polizia per garantire ordine e sicurezza, è prevista una veglia contro l’antisemitismo nella Bebelplatz
12:49
Ambasciata di Israele presso la Santa Sede: “L’intervista di Parolin mina gli sforzi di pace”
“La recente intervista al Cardinale Parolin, sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo”. E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa dall’ambasciata di Israele presso la Santa Sede, secondo la quale l’intervista rilasciata dal Segretario di Stato vaticano “si concentra sulla critica a Israele, trascurando il continuo rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi o di porre fine alla violenza”. L’ambasciata israeliana afferma che “ciò che più preoccupa è l’uso problematico dell’equivalenza morale laddove non è pertinente. Ad esempio, l’applicazione del termine ‘massacro’ sia all’attacco genocida di Hamas del 7 ottobre sia al legittimo diritto di Israele all’autodifesa”. La nota prosegue dichiarando che “non esiste equivalenza morale tra uno Stato democratico che protegge i propri cittadini e un’organizzazione terroristica intenzionata a ucciderli. Ci auguriamo che le dichiarazioni future riflettano questa importante distinzione”
12:37
Qatar: “Tutte le parti spingono per accordo su Gaza”
“Tutte le parti spingono per raggiungere un accordo” in Egitto per porre fine alla guerra a Gaza: lo afferma un portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, citato da al Jazeera. “I colloqui in Egitto hanno visto quattro ore di discussioni intense e meticolose per individuare gli ostacoli”, si sottolinea. Restano “dettagli” da definire “sull’attuazione della consegna dei prigionieri, il rilascio dei prigionieri palestinesi, l’ingresso degli aiuti”
12:31
Aziende israeliane escluse dal Dubai Airshow
Le aziende israeliane del settore della difesa sono state escluse dal prossimo Dubai Airshow dopo una “revisione tecnica”. Lo hanno annunciato gli organizzatori, senza fornire ulteriori dettagli. “Gli espositori (israeliani) che erano presenti in precedenza non parteciperanno”, ha dichiarato Tim Hawes, amministratore delegato di Informa Markets, l’organizzatore della fiera, a margine di una conferenza stampa per annunciare i dettagli della manifestazione
12:30
Erdogan: “Il governo Netanyahu è la maggiore minaccia regionale”
“Gli ultimi attacchi di Israele contro il Qatar dimostrano che la minaccia più grande per la stabilità della nostra regione deriva dall’attuale amministrazione di questo Paese”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante il suo intervento presso il 12esimo vertice dei capi di Stato dell’Organizzazione degli Stati Turchi, a Gabala in Azerbaigian, come riferisce Anadolu
12:14
Hamas: “Il 7 ottobre glorioso giorno di successo per i palestinesi”
Hamas celebra il secondo anniversario del massacro del 7 ottobre 2023, definendolo un “glorioso giorno di successo” per il popolo palestinese. Lo riporta il Times of Israel. “Sono passati due anni e il nemico continua la sua barbara guerra contro il tenace popolo palestinese e continua i suoi massacri contro civili innocenti, mentre il mondo tace e i paesi arabi li abbandonano in un modo senza precedenti”, si legge in una dichiarazione che commemora i capi dell’organizzazione uccisi durante la guerra, tra cui Ismail Haniyeh, Yahya Sinwar, Saleh al-Arouri e Mohammed Deif
12:00
Media: “A Sharm Hamas chiede il ritiro immediato dell’Idf da Gaza”
Hamas, durante il primo round di colloqui ieri a Sharm, in Egitto, “ha chiesto a Israele di cessare il fuoco e ritirare le sue truppe dai quartieri residenziali dell’enclave prima dell’inizio di uno scambio di ostaggi”: lo scrive Sky News Arabia, vicina al governo degli Emirati. Secondo fonti dei mediatori, Hamas “ha chiesto, come condizioni per un cessate il fuoco, il ritiro delle forze israeliane dalle aree chiave e dai quartieri residenziali di Gaza prima di iniziare il processo di rilascio degli ostaggi”. Inoltre, riferisce la palestinese Màan, Hamas continua a insistere per includere nelle liste dei palestinesi da rilasciare in cambio degli ostaggi sei detenuti che stanno scontando l’ergastolo nelle carceri israeliane. Questo sarebbe uno dei temi “più dirimenti”
11:51
Media: “Witkoff e Kushner arrivati in Egitto”
L’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente Jared Kushner, “sono arrivati in Egitto per prendere parte al secondo round di colloqui su Gaza”. Lo riferiscono i media del Cairo
11:37
Hamas, oltre 67mila morti dall’inizio della guerra
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, aggiorna a 67.173 il bilancio dei morti dell’inizio del conflitto con Israele, due anni fa. Tra questi, 20.179 i bambini. I feriti sono 169.780
11:31
Hamas: “Israele continua i massacri, arabi in silenzio”
Hamas condanna un “fallimento arabo senza precedenti” per la situazione a Gaza, in un comunicato nel secondo anniversario dell’attacco del 7 ottobre di due anni fa. “Israele continua la sua brutale guerra contro il popolo palestinese commettendo massacri contro civili indifesi, tra il vergognoso silenzio e la complicità internazionale e un fallimento arabo senza precedenti”, recita il testo citato da al Jazeera. “A due anni di distanza, il nostro popolo rimane radicato nella sua terra, aggrappato ai propri legittimi diritti di fronte ai piani di liquidazione e di sfollamento forzato”, conclude Hamas
10:59
Media: “131 attivisti della Flotilla espulsi in Giordania”
L’agenzia di stampa statale giordana riferisce che oggi 131 attivisti della flottiglia di Gaza sono stati espulsi da Israele in Giordania attraverso il ponte di Allenby. Il ministero degli Esteri giordano ha affermato che gli attivisti provenivano dai seguenti paesi: Bahrein, Tunisia, Algeria, Oman, Kuwait, Libia, Pakistan, Turchia, Argentina, Australia, Brasile, Colombia, Repubblica Ceca, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Serbia, Sudafrica, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Uruguay
10:46
Macron: “Il 7 ottobre orrore indicibile, dolore resta vivo”
“7 ottobre. Due anni dopo l’indicibile orrore del terrorismo di Hamas, il dolore resta vivo. Non dimentichiamo. Pensiamo con fraternità a tutte le vittime, tra cui 51 nostri connazionali. Pensiamo ai 48 ostaggi ancora trattenuti da Hamas. Lavoriamo senza sosta per il loro ritorno”: lo scrive in un messaggio pubblicato su X il presidente francese, Emmauel Macron, ribadendo l’appello della Francia: “Liberazione di tutti gli ostaggi e cessate il fuoco senza attendere. Condividiamo il dolore delle famiglie al lutto come l’angoscia di chi attende ancora. Un tale abominio non dovrà mai riprodursi. Uniamo tutte le nostre forze per lottare contro l’antisemitismo e costruire la pace”
10:30
Starmer: “Il 7 ottobre è stato un orrore, estirpare antisemitismo nel Regno Unito”
Il premier britannico Keir Starmer ha ricordato oggi in un messaggio il secondo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023 come “un orrore” e “un incubo”, denunciando al contempo l’antisemitismo come “una macchia” da estirpare nel Regno Unito e altrove a pochi giorni dall’aggressione sanguinosa compiuta la mattina dello Yom Kippur contro la sinagoga ortodossa di Heaton Park, a Manchester. “Oggi – sottolinea Starmer – commemoriamo i due anni trascorsi dall’orribile attacco a Israele dei terroristi di Hamas, il peggiore attacco contro gli Ebrei dall’Olocausto”. Il premier ricorda poi gli ostaggi e tutti coloro che da “quel giorno orrendo” sono costretti a “patire un incubo”. Incubo da superare attraverso il rilancio di un piano “verso la pace in Medio Oriente”, aggiunge il primo ministro laburista, tornando a elogiare l’iniziativa del presidente americano Donald Trump di questi giorni. Quanto al fronte interno britannico, Starmer – dopo aver annunciato nei giorni scorsi, sulla scia dell’attacco alla sinagoga di Manchester, una contestata stretta alle manifestazioni pro Pal di protesta contro la rappresaglia israeliana post 7 ottobre a Gaza – fa riferimento esplicito a un “risorgente antisemitismo che le comunità ebraiche hanno dovuto affrontare anche nelle nostre strade”, minacciate “dall’odio di chi vuol far loro del male”. “Una macchia dinanzi alla quale – conclude – noi e questo Paese ci opporremo sempre uniti”
10:07
Mattarella: “La condanna della violenza di Israele non attenua l’orrore di Hamas”
“L’orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele – che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario – non attenua orrore e condanna per la raccapricciante ed efferata violenza consumata quel giorno da Hamas”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Mattarella: “7 ottobre pagina turpe della storia, sentimenti per Gaza non diventino antisemitismo”
07 Ottobre 2025
10:06
Mattarella: “Il sentire per Gaza non scada in ignobile antisemitismo”
“Quanto avviene a Gaza e i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull’imbecillità e diffondendo odio”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio di una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa del Quirinale
09:56
Mattarella: “Il 7 ottobre rimarrà una pagina turpe della storia”
“Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
09:45
Tajani: “Chiediamo all’Onu una tregua olimpica per Milano-Cortina”
“Dobbiamo essere paladini della pace. Sosteniamo il piano Usa, e come ha detto papa Leone non dobbiamo abbandonare mai la speranza della pace. Roma e l’Italia sono sempre di più in crocevia di pace, sviluppo e crescita. In questo senso in vista delle Olimpiadi di Milano e Cortina presentiamo alle Nazioni Unite una proposta di Tregua Olimpica, per tutte le guerre compresa l’Ucraina e il Medio Oriente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della XII edizione della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, in corso a Roma
09:31
Media: “Raid a Khan Yunis, un bimbo morto e molti feriti”
Un bambino è stato ucciso e molti palestinesi sono rimasti feriti in un attacco israeliano a Khan Younis: lo riferiscono i funzionari dell’ospedale al-Amal a Al Jazeera
09:24
Media: “Diversi blitz israeliani in Cisgiordania”
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, le forze israeliane hanno arrestato almeno 15 palestinesi durante un raid su larga scala nella città di “el-Bireh e nel campo profughi di Jalazone, a nord di Ramallah”. Attorno alla città sono istituiti diversi posti di blocco. A Qalandiya, l’Idf “ha bloccato le strade e lanciato gas lacrimogeni”. Si segnalano raid anche a Kufr Nìmeh, a ovest di Ramallah, e nei villaggi circostanti. I coloni israeliani hanno poi “raso al suolo 150 ulivi nel villaggio di Umm al-Khair, a sud di Hebron
09:10
Sánchez : “Hamas liberi ostaggi e Netanyahu fermi genocidio Gaza”
“Oggi si compiono due anni dai terribili attacchi perpetrati da Hamas. E’ un giorno per ribadire la nostra ferma condanna del terrorismo in tutte le sue forme. Per chiedere l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani. E per chiedere a Netanyahu di fermare il genocidio del popolo palestinese e aprire un corridoio umanitario”. Lo scrive su X il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, nel secondo anniversario degli attentati di Hamas in Israele. Per Sanchez, “Il dialogo e il consolidamento dei due Stati sono l’unica soluzione possibile per porre fine al conflitto e raggiungere un futuro di pace” in Medio Oriente
09:03
Merz: “Da 7 ottobre 2023 nuova ondata di antisemitismo in Germania”
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, mette in guardia dall’antisemitismo in Germania nel secondo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele. “Dal 7 ottobre 2023, stiamo vivendo una nuova ondata di antisemitismo in Germania. Si manifesta in forme vecchie e nuove: sui social media, nelle università, nelle nostre strade; sempre più forte, sempre più sfacciato e sempre più spesso sotto forma di violenza”, ha dichiarato Merz in un videomessaggio. Merz ha affermato di aver rivolto una richiesta a tutti in Germania. “Oggi, domani e dopodomani, contattate i nostri cittadini ebrei ovunque sia possibile. Contattate le comunità ebraiche”. Tutti dovrebbero dimostrare di essere al fianco del popolo ebraico. “E che insieme faremo tutto il possibile per garantire che gli ebrei possano vivere qui in Germania senza paura, che possano vivere con fiducia”, ha detto Merz
08:58
Meloni: “La reazione di Israele ad Hamas è andata oltre ogni principio di proporzionalità”
“La violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. La reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, e sta mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione nel secondo anniversario degli attacchi del 7 ottobre.
08:57
Meloni: “Non va sprecata l’opportunità del piano di Trump”
“Il Piano di pace presentato dal Presidente Trump – che ha incontrato il convinto sostegno non soltanto delle Nazione europee, ma anche dei Paesi arabi e islamici – offre una opportunità che non deve andare sprecata, per giungere a una cessazione permanente delle ostilità, riportare a casa gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e avviare un processo verso un quadro di pace e di sicurezza in tutto il Medio Oriente”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione nel secondo anniversario degli attacchi di Hamas contro i cittadini di Israele che, sottolinea, “cade in un momento in cui si intravede la concreta possibilità di porre fine a questa guerra”
08:57
Meloni: “Il 7 ottobre è stata una delle pagine più buie della storia”
“Sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione. “Oggi – aggiunge – rinnoviamo la vicinanza ai famigliari delle vittime e torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, che ancora oggi attendono di tornare a casa dopo due anni di prigionia, vessazioni, sofferenze”
08:42
Trump riceve stasera alla Casa Bianca l’ex ostaggio Edan Alexander
A due anni dalla strage del 7 ottobre in Israele Donald Trump riceverà alla Casa Bianca Edan Alexander che è stato tenuto prigioniero per 19 mesi nella Striscia di Gaza. L’incontro è previsto per le 21 ora italiana, come reso noto dalla Casa Bianca. Trump aveva già incontrato Alexander, soldato israelo-americano, a luglio, poco dopo la liberazione
08:41
Von der Leyen: “Onoriamo la memoria del 7 ottobre lavorando per la pace”
“Non dimenticheremo mai l’orrore degli attacchi di Hamas del 7 ottobre e il dolore che hanno causato alle vittime innocenti, alle loro famiglie e all’intero popolo di Israele, due anni fa. Onoriamo la loro memoria lavorando instancabilmente per la pace. Il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco sono ora a portata di mano. Questa opportunità non deve essere persa”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Chiediamo a tutte le parti di impegnarsi costruttivamente nei colloqui a Sharm el Sheikh, nel contesto del piano proposto dal presidente degli Stati Uniti. Questo momento deve essere colto per aprire la strada a una pace duratura nella regione, basata sulla soluzione a due stati”, aggiunge
07:38
Idf: “Razzo lanciato da Gaza, nessuna vittima”
Un razzo lanciato dal nord della Striscia di Gaza contro Israele è esploso in campo aperto “senza provocare vittime né danni”. Lo riferisce un portavoce dell’Idf.
06:35
Famiglie delle vittime del 7 ottobre nel luogo dell’attacco
Oggi gli israeliani commemorano il secondo anniversario dell’attacco del 7 ottobre al Nova Festival, nel deserto del Negev, da parte di miliziani palestinesi, dove furono uccise 1.250 persone e ne furono rapite circa 250.
Le famiglie delle vittime si recheranno sul luogo in cui è avvenuto l’attacco e osserveranno un minuto di silenzio, secondo quanto riporta la Afp. Mentre i negoziatori di Israele e Hamas si incontrano in Egitto per discutere di un possibile accordo di pace a Gaza, gli israeliani si riuniranno in diverse località del Paese per ricordare il giorno dell’attacco.
03:47
Axios: Trump riceve ostaggio di Hamas
Donald Trump incontrerà oggi alla Casa Bianca Edan Alexander, il ventunenne nato in New Jersey da genitori israeliani, che è stato il primo militare dell’Idf a essere rilasciato da Hamas mesi fa. Lo riferisce Axios. Alexander era già stato ricevuto dal presidente americano a luglio.
01:12
Starmer: “I due anni dal 7 ottobre sono stati un incubo vivente”
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha affermato che i due anni trascorsi dall’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, che ha scatenato la guerra a Gaza, sono stati un “incubo vivente” per molti. Starmer ha anche denunciato il “crescente antisemitismo” nel Regno Unito, pochi giorni dopo l’uccisione di due uomini ebrei in un attacco contro una sinagoga di Manchester. “Oggi ricorrono i due anni dai terrificanti attacchi contro Israele da parte dei terroristi di Hamas del 7 ottobre 2023… Il peggior attacco al popolo ebraico dai tempi dell’Olocausto”, ha dichiarato Starmer in una nota. “Da quel giorno terribile, tantissimi hanno vissuto un incubo vivente”, ha detto, promettendo di continuare gli sforzi per riportare a casa gli ostaggi britannici tenuti da Hamas a Gaza. L’attacco di Hamas dell’ottobre 2023 ha causato la morte di 1.219 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP basato sui dati ufficiali israeliani. I militanti hanno anche sequestrato 251 ostaggi, 47 dei quali si trovano ancora a Gaza. Di questi, l’esercito israeliano afferma che 25 sono morti. L’offensiva di rappresaglia di Israele ha ucciso almeno 67.160 palestinesi negli ultimi due anni, secondo i dati del Ministero della Salute nel territorio controllato da Hamas, che le Nazioni Unite considerano affidabili. Starmer, che il mese scorso ha compiuto la storica mossa del Regno Unito per il riconoscimento dello Stato di Palestina insieme ad altri alleati, ha accolto con favore il piano degli Stati Uniti “verso la pace in Medio Oriente”.
01:06
Media, discusse le condizioni per il rilascio degli ostaggi in cambio dei detenuti palestinesi
A porte chiuse e sotto stretta sorveglianza, i negoziatori hanno comunicato tramite mediatori che facevano la spola tra le due parti. Secondo Al-Qahera News le delegazioni hanno discusso le condizioni preliminari per il rilascio dei detenuti. “I mediatori egiziani e qatarioti stanno lavorando con entrambe le parti per stabilire un meccanismo” per il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ha affermato.
00:43
Media, “clima positivo” per il primo round di colloqui a Sharm El-Sheikh
Il primo round di colloqui tra Hamas e i mediatori si è concluso in Egitto “in un clima positivo”, riferiscono i media egiziani. Secondo Al-Qahera News, i colloqui proseguiranno anche oggi nella località turistica di Sharm El-Sheikh, dove una delegazione israeliana è arrivata ieri. Israele e Hamas dovrebbero avviare colloqui indiretti sui dettagli di una proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per uno scambio di ostaggi e un cessate il fuoco a lungo termine.
00:28
Al Jazeera: “Conclusi bene i primi colloqui tra i mediatori e Hamas”
Si sono conclusi a Sharm el-Sheikh i primi colloqui tra i mediatori e Hamas. Lo riportano fonti di Al Jazeera, secondo cui “l’incontro dei mediatori con la delegazione di Hamas è stato positivo” ed è stata “delineata la tabella di marcia e i meccanismi per l’attuale ciclo di colloqui”.
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