Alta tensione a Singapore

Dalla ‘certezza’ della vigilia di poter puntare alla riconquista del secondo posto in classifica Costruttori sfruttando una pista ‘amica’ o quantomeno indigesta alla Mercedes la Ferrari al termine del GP di Singapore si è trovata ancora una volta a fare i conti delle ‘perdite’ dell’ennesima battaglia che assomiglia troppe volte in questo 2025 ad una Caporetto.

Charles Leclerc ha concluso il GP in sesta posizione, Lewis Hamilton in ottava per effetto dei cinque secondi di penalizzazione scaturiti dai tagli di percorso resi necessari dai problemi all’impianto frenante con i quali Hamilton ha dovuto fare i conti nelle battute conclusive di una gara corsa in gestioneper il 95% della durata complessiva“ ha ammesso Vasseur non nascondendo una naturale frustrazione per un quadro tecnico e competitivo desolante.

Già dopo le Qualifiche le premesse non erano certo promettenti e stupiva il fatto che le dichiarazioni dei piloti e del team principal fossero così discordanti. Leclerc ha alzato bandiera bianca sottolineando che dopo le modifiche forzate effettuate dopo le FP1 la SF-25 fosse diventata veramente difficile da guidare, Hamilton invece si è limitato a dire ancora una volta che si poteva far meglio a livello di operazioni in pista ed esecuzione con Vasseur che ha posto l’accento sul distacco non così pesante dalle McLaren, comunque entrambe battute sul giro secco dalla Mercedes di Russell e dalla Red Bull di Max Verstappen.

L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport riporta che all’interno del box della Ferrari gli animi sono tutto meno che distesi. Il team principal Frederic Vasseur dopo le Qualifiche ha avuto una discussione molto tesa con Matteo Togninalli, a capo dell’ingegneria di pista. Il quotidiano sportivo italiano, inoltre, nell’articolo a cura di Fulvio Solms sottolinea che tra i tecnici c’è chi non gradisce le critiche senza sconti di Leclerc alla monoposto e come questa viene gestita, un Leclerc inoltre ormai deciso a mettere in secondo piano il ‘cuore’ per ascoltare di più la testa qualora il progetto Ferrari 2026 si rivelasse non sufficientemente competitivo per puntare al titolo, un titolo che dal 2027 il monegasco potrebbe inseguire non più con indosso la tuta rossa.