Sospendere il gemellaggio tra Milano e Tel Aviv sarebbe “un atto di antisemitismo”. Lo ha detto Walker Meghangi, presidente della comunità ebraica di Milano, a margine della commemorazione del 7 ottobre 2023 che si è svolta all’ora di pranzo in piazza San Carlo (zona corso Vittorio Emanuele) con alcune decine di persone.
Il riferimento è all’ordine del giorno su cui è caduto il numero legale lunedì sera in consiglio comunale, e che tra le altre cose chiede appunto la sospensione del gemellaggio. “Grazie a Dio non hanno avuto la possibilità di votare, non avevano i numeri, ma è una vergogna che questo possa succedere”, ha aggiunto Meghnagi: “Sono sicuro che non sia stato il sindaco. È stata una parte del Pd che voleva votare questa mozione. Faccio quindi appello alla democrazia, faccio appello a mettere avanti la pace in questo momento, in cui ci sono trattative importanti”.
“Massacro a cittadini che non davano fastidio”
Parlando del 7 ottobre, il presidente della comunità ebraica milanese ha spiegato che “noi siamo italiani di religione ebraica” e che “questa è una giornata importante, perché ricordiamo due anni da quel massacro che è stato fatto ai poveri cittadini israeliani dai palestinesi, ai poveri villaggi, villaggi che vivevano tranquilli senza dare fastidio a nessuno. E questo è da ricordarsi, dobbiamo ricordarcelo sempre. Questo è il giorno del massacro, inutile gridare altre cose. Esiste un aggressore e un aggredito, quindi noi siamo qui per ricordare questo. Vogliamo la pace, ma siamo contro ogni manifestazione e violenza, contro chi incita l’antisemitismo”.
La commemorazione
Alcune decine di persone, attraverso un “passaparola” per non dare troppo nell’occhio, si sono radunate in piazza San Carlo all’una e mezza di martedì 7 ottobre. Il tutto si è svolto senza incidenti tranne quando un passante ha gridato “Free Palestine” e i manifestanti gli hanno risposto accusandolo di essere “antisemita”.
Tante le bandiere israeliane. Un grande striscione recitava “Liberare gli ostaggi per cessare il fuoco”. E poi vari cartelli con scritte come “Free Gaza from Hamas”, “Houthi, Hamas, Hezbollah paga tutto Ayatollah”, “Ostaggi a casa = pace a Gaza” e così via. Oltre a Meghnagi, erano presenti tra gli altri il direttore del Museo della Brigata Ebraica Davide Romano, il consigliere regionale di Forza Italia Giulio Gallera, l’ex consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, il coordinatore di Ponte Atlantico Alessandro Litta Modignani e l’ex parlamentare Lorenzo Strik Lievers di Europa Radicale.