Si è tenuto poco fa a Mies, in Svizzera, il sorteggio dei tornei di qualificazione ai Mondiali, di fatto dei veri e propri Premondiali che si consumano in una settimana, che andranno in scena dall’11 al 17 marzo in quattro differenti sedi del mondo, due in Europa, una nel continente americano e una in Asia.

Andiamo a scoprire la composizione dei raggruppamenti:

Girone A (a Wuhan, Cina): Mali, Sud Sudan, Brasile, Belgio, Cechia, Cina
Girone B (a San Juan, Porto Rico): Nuova Zelanda, Porto Rico, USA, Senegal, Italia, Spagna
Girone C (a Istanbul, Turchia): Ungheria, Turchia, Argentina, Australia, Canada, Giappone
Girone D (a Lione-Villeurbanne, Francia): Colombia, Sud Sudan, Germania, Corea del Sud, Francia, Nigeria

Per l’Italia, dunque, un diverso tipo di film già visto, perché la Nazionale maschile a San Juan giocò e fallì la qualificazione alle Olimpiadi nel 2024. Questa, però, è un’occasione ben diversa e andiamo a spiegare subito la ragione.

I tornei, che si giocheranno con cinque partite in cui ogni squadra affronta tutte le altre, sono ognuno frequentato, come si vede, da sei selezioni. Tra queste, ci sono 5 già qualificate ai Mondiali: Germania (Paese organizzatore), Australia, Belgio, Nigeria, USA (vincitrici dei titoli continentali o di zona FIBA).

Dei 16 posti in palio, dunque, ne restano 11. Per questo motivo in tre dei quattro tornei si qualificano tre squadre, nel quarto (quello con la Germania) due. L’Italia è capitata nella prima fattispecie. E, in altre parole, le basterà arrivare in quarta posizione per staccare il pass iridato.

Quarta, e non terza, perché sebbene gli USA teoricamente possano arrivare dietro alle azzurre, è assodato che da USA Basketball il mantra sia sempre stato quello di mandare la formazione migliore possibile ai tornei di qualificazione mondiale e olimpica anche a biglietto già staccato. Per questo è verosimile che il team a stelle e strisce, comunque in fase di rinnovamento già molto ben avviata, si presenterà con tutta l’intenzione di stampare cinque vittorie su cinque.

Nel girone dell’Italia l’altra grande big è la Spagna, che ha perso in modo rocambolesco la finale degli Europei, ma che mantiene sempre un altissimo livello sia sul lato delle giocatrici che sul tipo di gioco che riesce a esprimere, e Miguel Mendez ha tratto più del pronosticato dalle sue giocatrici nell’ultima rassegna continentale.

Le padrone di casa di Porto Rico hanno un valido novero di giocatrici nel quintetto base (Guirantes l’abbiamo vista a Schio, Sofia Roma a Broni e Vicenza, Hollingshed a Sassari), ma c’è un netto dislivello tra questo e la panchina che gioca apertamente in favore dell’Italia. Senegal e ancor più Nuova Zelanda, invece, sono a un livello decisamente inferiore per roster, e saranno le squadre che dovranno tentare un miracolo pur di riuscire ad entrare ai Mondiali.

In buona sostanza, all’Italia è andata bene soprattutto perché ha evitato il girone di ferro, quello di Istanbul, dove almeno una tra Canada, Giappone, Turchia e Ungheria dovrà dire addio ai sogni iridati. Sono molto alte le possibilità di raggiungere quel contesto globale che manca dal lontano 1994. Dopo il bronzo europeo, per la squadra guidata in panchina da Andrea Capobianco e in campo da Cecilia Zandalasini è l’ora di un’avventura che può spedire dritti a Berlino, in Germania, dove i Mondiali si disputeranno dal 4 al 13 settembre.