Le truffe online sono sempre più frequenti e ingannevoli e chiunque può esserne vittima, anche i più famosi. A farne le spese è stato Emiliano Rudolf Giambelli, noto con il nome d’arte Emis Killa. Il rapper 35enne ha raccontato di aver donato del denaro per supportare le cure per una bambina malata, per poi scoprire che quei soldi non sarebbero mai arrivati alla famiglia della piccola paziente.
Emis Killa denuncia la truffa online
È un qualcosa che abbiamo visto tutti. Immagini di una stanza d’ospedale, con al centro soggetti deboli, per lo più bambini, qualche volta anziani. Il racconto di un dolore immenso condensato in un reel di pochi secondi. Sono tra i contenuti più virali del web e, qualche giorno fa, un post del genere è stato consegnato anche a Emis Killa.
In alcune stories pubblicate sul suo profilo Instagram, il rapper di Vimercate ha raccontato: “L’altro ieri notte qualcuno mi ha inviato il video di una povera bambina visibilmente molto malata, con annesso profilo per avviare raccolta fondi. Clicco sul link e con il cuore a pezzi invio una donazione per completare l’obiettivo segnato”.
Poco dopo Giambelli è colto dal sospetto che qualcosa non andasse: “Da lì una successione di eventi che non sto a elencarvi mi insospettiscono; quindi, mi metto in contatto con una persona di Go Found Me (nota piattaforma di raccolta fondi, ndr) che stamattina mi conferma che è una truffa”. Quel video era stato rubato per estorcere del denaro.
“L’unica cosa che so è che da qualche parte nel mondo questa povera bimba esiste per davvero, ma le persone che speculano su storie come questa per rubare soldi al prossimo con il cuore buono, si dovrebbero cancellare non solo dai social ma dalla faccia della terra” si conclude il messaggio di Emis Killa.
Una bimba malata sfruttata sul web
Nelle ore successive, il rapper ha condiviso la risposta ottenuta dalla piattaforma di raccolta fondi: “La tua donazione è stata interamente rimborsata. Abbiamo indagato su questa e su altre raccolte simili riconducibili allo stesso account. Tutte le raccolte riconducibili a questo account sono state rimosse e i donatori rimborsati”.
Emis Killa ha dunque lanciato un appello ai propri followers: “Guardatevi bene che, se avete cuore in questo mondo, c’è sempre un infame pronto ad approfittarsene. Per quanto riguarda la bambina del video, se qualcuno la conosce, lei o comunque la sua famiglia me lo segnali e sarò felice di aiutarla dando a loro la mia donazione e ad avviare una raccolta vera”.
Il rapper sommerso dalle critiche
I video di denuncia di Emis Killa hanno scatenato una valanga di commenti negativi, che accusavano il rapper di utilizzare questa storia come un pretesto per farsi buona pubblicità (magari dopo i recenti guai con la legge) e paventare impegno nel sociale. Da bravo rapper, la risposta è arrivata per le rime: “Il punto non era sulla mia beneficenza, perché la beneficenza l’ho sempre fatta in privato, fino a prova contraria, finché non saltava fuori ‘sta roba della truffa, nessuno sapeva un ca**o neanche di questo di gesto, perché io le cose le faccio per conto mio”.
“Però se permettete, se vado a scoprire una roba del genere, – prosegue Giambelli – quantomeno mi premuro che nessuno venga in***ato come hanno fatto con me e che non si arricchiscano ‘sti infamoni”. Infine, lo sfogo verso i fan mai soddisfatti: “Mannaggia a voi. Poi dite: ‘Fai denuncia sociale!’, Poi se lo fai rompete i co****ni, non siete mai contenti”.