Il virus West Nile miete altre due vittime. All’alba, all’istituto Spallanzani di Roma, è morto un 77enne: aveva patologie croniche e aveva subito un trapianto cardiaco. Si chiamava Mario Tatangelo, viveva a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, e dalle prime informazioni pare che avesse soggiornato nell’ultimo periodo a Baia Domizia, in provincia di Caserta.

Mario Tatangelo, 77 anni, la vittima nel Lazio

In Campania è morto un 80enne: si tratta della prima vittima nella regione. L’uomo, originario di Maddaloni (frazione Montedecore), era ricoverato da venerdì all’ospedale di Caserta al reparto di medicina d’urgenza. Il paziente era affetto da gravi patologie pregresse. All’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano è ricoverato per la stessa tipologia di infezione anche un altro anziano, sempre di Maddaloni.

Di entrambi i casi ha dato conto il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, in un post su Facebook alcune ore fa, prima che si verificasse il decesso di uno dei due. Il sindaco ha parlato di due «anziani, fragili, entrambi provenienti dalla zona est di Maddaloni», assicurando poi di aver emanato una «apposita ordinanza che recepisce le direttive impartite dalle Autorità sanitarie e, di fronte all’inerzia della autorità sanitarie competenti», di aver «disposto interventi massicci e ripetuti di disinfezione adulticida e larvicida sul territorio».

«La situazione – sottolinea il sindaco, rivolgendosi ai cittadini – è sotto controllo e non ricorrono gli estremi per dar luogo a comportamenti improntati ad un allarme generalizzato ed ingiustificato. Continueremo a monitorare la situazione, aggiornandovi sugli sviluppi del caso. Riteniamo, tuttavia, che l’assunzione di normali comportamenti di prevenzione generale possa essere sufficiente ad evitare il ripetersi di situazione di infezione, così come riferito dalle autorità sanitarie». Stasera a Maddaloni, dalle 22.00, ci sarà un intervento straordinario di disinfestazione, con raccomandazione alla cittadinanza di non sostare all’aperto.

La vittima

Si chiamava Mario Tatangelo, aveva 77 anni, ed era il titolare di un atelier di moda a Isola del Liri: è la prima vittima di West Nile in provincia di Frosinone. E’ morto questa mattina nell’ospedale Spallanzani di Roma dove era stato ricoverato appena diagnosticata la malattia. Tatangelo aveva soggiornato recentemente a Baia Domizia in provincia di Caserta per un periodo di vacanza al mare e si sospetta possa avere contratto lì la malattia. Trapiantato di cuore nel 2014 e seguito al San Camillo – Forlanini, era stato ricoverato il 26 luglio con febbre alta fino a 40 gradi che gli era salita dal 20 luglio, la diagnosi di West Nile è stata poi confermata dalle analisi due giorni dopo il ricovero. È morto oggi poco prima delle 6.30 del mattino. Tatangelo è il primo paziente affetto da West Nile in provincia di Frosinone, con i rilevamenti di oggi sono saliti invece a 44 i casi diagnosticati nel Lazio, di cui 41 in provincia di Latina e 2 in provincia di Roma, più Tatangelo infettato fuori Regione. In Ciociaria il virus sta colpendo i cavalli, al punto che la Asl ha intensificato l’attività di sorveglianza per monitorare l’estensione del contagio sugli equini in provincia di Frosinone così come nelle Asl Rm5, Rm6 e di Latina.

I NUOVI CASI NEL LAZIO

«Nel Lazio sono 16 i nuovi casi di positività al virus West Nile, confermati dalle analisi effettuate presso il laboratorio di virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani», di cui 4 casi con sindrome neurologica e 12 casi con febbre da West Nile Virus». È quanto si legge nel bollettino della Regione Lazio. Con questi ultimi accertamenti e i due decessi, «salgono a 44 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus nel 2025, registrati in provincia di Latina (41 casi totali, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi) e in provincia di Roma (2 casi) e 1 fuori Regione con probabile esposizione in provincia di Caserta», aggiunge la regione.  «In provincia di Latina i Comuni di presunta esposizione al West Nile, sono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze, Sabaudia. In provincia di Roma i Comuni di presunta esposizione sono Anzio e Nettuno», prosegue la Regione Lazio nel suo bollettino. «Dei 44 casi di confermata positività al virus West Nile: 18 pazienti risultano attualmente ricoverati in reparti ordinari per altre patologie; 3 sono stati dimessi; 19 sono in cura presso il proprio domicilio; 2 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva; 2 decessi».

WEST NILE, SINTOMI E COME PREVENIRLA

Un volantino contenente le misure da adottare per prevenire la West Nile, il virus del Nilo occidentale che sta mettendo in allarme l’Italia, è stato diffuso dalla Regione Campania e postato tra l’altro sulle pagine social della protezione civile regionale. Nel volantino si legge che «la West Nile Disease (WND) è causata da un virus che alberga negli uccelli selvatici e che può essere trasmesso attraverso la puntura di zanzara a mammiferi, uccelli, rettili. In rari casi l’uomo può contrarre il virus, ma non può contagiare altre persone».

Stando a quanto riportato nel volantino prodotto dalla Regione Campania, nell’80% dei casi non si manifesta nessun sintomo; nel restante 20% i sintomi sono quelli di una «malattia simil-influenzale (febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei)» e in meno dell’1% dei casi totali «sintomi neurologici (nello 0,6% dei casi, il virus provoca gravi forme neurologiche (encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida)».

Ecco allora indicate le forme di prevenzione: «Coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere; all’aperto utilizzare repellenti contro gli insetti; trattare con prodotti larvicidi, ogni 15 giorni circa, tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; schermare porte e finestre con zanzariere; eliminare da stabili e abitazioni eventuali ripari dove possono annidarsi volatili infetti; rimuovere fonti di acqua stagnante e cambiare spesso l’acqua delle ciotole degli animali; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; tenere le piscine per i bambini vuote e coperte quando non sono in uso». Infine, alcune raccomandazioni: «Se hai uno dei sintomi menzionati rivolgiti al tuo medico o pediatra. Se rinvieni volatili morti chiama al numero della protezione civile regionale 800232525». 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il punto serale sulle notizie del giorno
Iscriviti e ricevi le notizie via email