di
Daniele Dallera
Dopo il progetto fallito della Superlega, ora ci si limita a storpiare il nobile nome della Champions in qualcosa di Super. Ceferin si è già attovagliato con Real Madrid e Barcellona: una tendenza che impoverisce le Leghe indigene e arricchisce solo i grandi club
Ci risiamo. L’Uefa aveva bisogno di un integratore e l’ha trovato nell’Eca per gonfiare la Champions. Un tempo si chiamava Superlega, progetto abortito in una notte, una delle più infelici del calcio internazionale, ora ci si limita a storpiare il nobile nome della Champions in qualcosa di Super. Coppa Campioni-Champions-Superchampions, questa è la escalation: siamo pronti a scommettere che la musichetta per la tv l’abbiano già trovata. L’Uefa che aveva seriamente combattuto il progettino scritto male e in fretta della Superlega, sembra invece entusiasta di questa Superchampions, sponsorizzata dall’Eca a sua volta finanziata, guarda caso, dall’Uefa.
Ceferin si è già attovagliato con Real Madrid e Barcellona, come sempre i più lesti ad annusare l’affarone. Per il 2027, quando scadranno i contratti per l’attuale formula della Champions (che un po’ ha già rotto soprattutto nello svolgimento della prima fase) potrebbe decollare questa nuova creatura: una Superchampions ipertrofica che va a danneggiare i campionati nazionali, sotto ogni aspetto. Sportivo, tecnico, organizzativo, economico, televisivo. Quest’estate un sudatissimo Mondiale per club organizzato dalla Fifa che dovrebbe occuparsi, in un mondo ancora logico, di Nazionali, in futuro la Superchampions: una tendenza che impoverisce le Leghe indigene e arricchisce solo i grandi club frustrando società che hanno una storia e un vissuto, che lottano tutti i giorni per dare vita a una competizione avvincente e vincente.
Fonti arabe suggeriscono che da quelle parti sarebbero naturalmente interessati a partecipare in qualche modo, anche con i soli diritti tv, alla Superchampions. Al contrario l’esempio della Francia è a un tempo illuminante e deprimente, dovrebbe far riflettere: i diritti tv del campionato sono già inferiori all’investimento fatto per la Champions. Affarismo e masochismo mixate insieme per guastare in un colpo solo il fascino della Champions e dei campionati nazionali: siamo sicuri che l’appassionato di calcio coltivi il desiderio di un baraccone simile?
8 ottobre 2025 ( modifica il 8 ottobre 2025 | 07:12)
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