La “Prevenzione è vita: scelte quotidiane contro il cancro”. È questo il titolo del primo evento di confronto diretto con gli esperti del Comprehensive Cancer Center dell’Ospedale San Raffaele (OSR) di Milano, organizzato insieme al Comitato Pazienti, pensato per mettere la prevenzione al centro del dialogo tra medicina e società.
All’incontro hanno partecipato pazienti, caregiver e pubblico, sottolineando l’interesse per i temi affrontati. In particolare i diversi esperti che si sono succeduti hanno parlato dell’importanza dello stile di vita nella prevenzione dei tumori e in particolare delle relazioni tra cancro e attività fisica, fumo, nutrizione, screening oncologici ed ereditarietà.
Come ormai noto da tempo, la prevenzione e la diagnosi precoce giocano un ruolo fondamentale nella lotta contro il cancro: circa il 40% dei nuovi casi di tumore e1 su 2 morti per cancro sono prevenibili, in quanto causate da fattori di rischio modificabili.
Cancer Center e presa in carico globale
Il convegno sulla prevenzione si è aperto con il saluto del professor Fabio Ciceri, direttore del Cancer Center OSR e primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia.
«Il malato di cancro, dalla fase di prevenzione a quella di diagnosi, cura e poi follow up, è una persona che porta in sé molte problematiche, associate alla malattia e ai cambiamenti che ne derivano – ha osservato Ciceri -. Nella logica del Comprehensive Cencer Center la persona nella sua complessità (non solo fisica, ma anche psico-sociale) viene messa al centro per poterla seguire in maniera omogenea e unitaria. L’Istituto San Raffaele ha inteso intraprendere il percorso di accreditamento OECI (Organisation of European Cancer Institutes) come Comprehensive Cancer Center per aderire a uno schema che l’Europa ha definito come la migliore delle soluzioni possibili».
Accanto alla riorganizzazione interna, molto centrata sulla presa in carico del malato longitudinale e multidisciplinare, è stata presa in considerazione anche la sfera globale del paziente che ha portato alla creazione di una struttura di partecipazione e di rappresentanza delle associazioni di malati, il Comitato Pazienti, e a coinvolgerlo nel board di governance del Cancer Center.
La voce dei pazienti
In occasione dell’evento milanese, è intervenuto anche Salvo Testa, presidente del Comitato Pazienti del Cancer Center OSR, oltre che di Fondazione Mutagens.
«A distanza di un anno, il 90% degli obiettivi che ci eravamo posti per il 2025 sono stati raggiunti – ha fatto notare Testa -. Siamo riusciti a formalizzare non soltanto la rappresentanza di pazienti negli organi di governance del Cancer Center, ma anche a coinvolgere le associazioni in una serie di tavoli di lavoro importanti, che sono già stati attivati. Per esempio è operativo un tavolo relativo all’attività di informazione e comunicazione con la costituzione dell’Info Point, dove trovano spazio le stesse organizzazioni di pazienti, che mettono a disposizione materiali informativi e volontari di supporto per il Cancer Center. In parallelo è stata sviluppata una sezione ad hoc sulle associazioni pazienti sul sito del Cancer Center, per arricchire online il supporto informativo in presenza dell’Info Point e per facilitare i rapporti tra i pazienti e le associazioni pazienti. A breve è inoltre prevista l’apertura di un tavolo di lavoro dedicato ai PDTA (Piani diagnostici terapeutici assistenziali) con la partecipazione dei pazienti».