L’AQUILA – La spesa sociale dei Comuni abruzzesi cresce in modo netto: 131,2 milioni di euro nel 2022, contro i 100,7 milioni del 2021, pari a un +30,4% in un solo anno. È quanto emerge dall’ultima pubblicazione “Statistica in pillole” diffusa dall’Ufficio di Statistica della Regione Abruzzo, che elabora i dati ISTAT relativi agli interventi e servizi sociali gestiti dai Comuni singoli o associati.
Secondo il rapporto, la spesa comprende sia le risorse impegnate direttamente dai Comuni (121,4 milioni), sia le compartecipazioni degli utenti (7,5 milioni) e del Servizio sanitario nazionale (2,3 milioni). In totale, il sistema abruzzese di welfare territoriale ha raggiunto nel 2022 una cifra record, segno di un recupero dopo gli anni della pandemia e di una più ampia domanda di sostegno alle famiglie e alle fasce fragili.
Famiglie e disabili assorbono tre quarti delle risorse
Nel dettaglio, le tabelle evidenziano come la spesa si concentri in prevalenza su famiglie con minori (42,4 milioni di euro, pari al 35% del totale) e persone con disabilità (47,8 milioni, circa il 39%). Seguono gli interventi per anziani(10,9 milioni), persone in povertà o disagio sociale (8,3 milioni), immigrati, Rom e senza dimora (7,1 milioni) e, in misura minore, le politiche di “multiutenza” trasversali a più categorie (4,8 milioni).
Il dato conferma una tendenza nazionale: in Italia, su una spesa complessiva di 10,9 miliardi di euro, oltre la metà è destinata a famiglie, minori e disabili.
L’aumento del 30,4% registrato in Abruzzo riguarda la spesa diretta dei Comuni, ovvero quella non coperta da compartecipazioni o fondi sanitari. È un incremento superiore alla media nazionale, che nel 2022 si è attestata intorno al +18%.
Gli analisti regionali sottolineano che la crescita è legata in parte ai fondi straordinari PNRR e sociali gestiti a livello territoriale, ma anche a un generale rafforzamento dei servizi educativi per la prima infanzia e dell’assistenza domiciliare per anziani e disabili.
Con i suoi 131 milioni complessivi, l’Abruzzo si colloca a metà classifica tra le regioni italiane. Spendono di più Lombardia (1,8 miliardi), Emilia-Romagna (1,1 miliardi) e Lazio (1,06 miliardi), ma l’Abruzzo supera realtà come Umbria, Marche, Basilicata e Molise.
In termini pro capite, la spesa abruzzese per servizi sociali si aggira sui 100 euro per abitante, vicino alla media nazionale (115 euro).
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