Durante il XLIV Congresso nazionale dello Snami, svoltosi a Palermo, il sindacato ha ribadito che la Medicina generale rappresenta “la vera infrastruttura del Servizio sanitario nazionale”. Nella mozione conclusiva, il sindacato ha espresso contrarietà a modelli “aziendalistici” che, secondo i delegati, riducono l’autonomia professionale dei medici di famiglia.

“Senza i medici di famiglia il SSN perderebbe la sua universalità e il suo carattere umano. Non siamo ingranaggi amministrativi, ma professionisti radicati nel territorio”, ha dichiarato Angelo Testa, presidente nazionale dello SNAMI.

Il Congresso ha indicato tra le priorità la creazione della specializzazione universitaria in Medicina generale, la valorizzazione del ruolo femminile nella professione e una revisione del sistema previdenziale ENPAM per garantire maggiore equità.

Nella mozione finale è stato inoltre conferito al presidente il mandato a proclamare lo sciopero generale della Medicina generale, definito “non un gesto simbolico, ma un atto di responsabilità verso il futuro del Servizio sanitario nazionale”.