Il retroscena del primissimo contatto tra l’Inter e Mkhitaryan: la telefonata di Ausilio
Nel libro di Henrik Mkhitaryan, scritto con il giornalista Alessandro Alciato, c’è tutta la sua vita. Personale e calcistica. Quella dei ricordi e dei momenti brutti.
Ma anche quella dei momenti belli, dove il suo cuore pulsa forte per le persone amate e per gli obiettivi che contano. Tra i tanti aneddoti raccontati nel libro c’è anche quello relativo al primissimo interessamento da parte dell’Inter nei suoi confronti, quando il centrocampista armeno aveva terminato la sua prima stagione in prestito alla Roma. Henrik non sa ancora cosa fare quando riceve una telefonata. Dall’altra parte c’è Piero Ausilio.
La prima telefonata di Ausilio—
Piero Ausilio cerca Henrik Mkhitaryan al termine del suo primo anno in maglia giallorossa. Ecco come Henrik racconta questo primo contatto nel suo libro: “Si è fatto sentire poco dopo il pareggio contro lo Spezia. Ero già a Montecarlo in vacanza. «Miki, vorremmo venissi da noi, a Milano.» «Grazie per questo atto di stima. Io entro il 31 maggio, quindi nei prossimi giorni, dovrò decidere se continuare a Roma oppure no.»
«Dovresti aspettare, prima di poterti prendere devo vendere due giocatori.» Erano Romelu Lukaku e Achraf Hakimi. «Direttore, e se vi dico sì e poi voi non li vendete? Resto senza squadra…» «Li venderemo sicuramente, ti chiediamo di avere pazienza.»
«Preferirei di no, non voglio correre il rischio di rimanere senza la Roma e senza di voi, nel caso alla fine non dovessero partire quei due calciatori. Facciamo così: resto alla Roma un altro anno e poi ne riparliamo.»”. Anche Nicolò Barella lo aveva cercato in quell’occasione, chiedendogli di venire all’Inter. Per Henrikh il no all’Inter fu solo temporaneo. Un anno dopo sarebbe arrivato a Milano (nonostante Mourinho avesse tentato di trattenerlo a Roma) e avrebbe vestito la maglia nerazzurra.
(“La mia vita sempre al centro” di Henrik Mkhitaryan, Cairo editore)
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