Diecimila metri quadrati dedicati allo sport lì dove si respirava ogni giorno lo spirito olimpico durante i Giochi di Torino 2006. Dopo non c’è stato altro che abbandono e degrado. Ora, vent’anni dopo, le Arcate dell’Ex Moi sono pronte per la rinascita. L’ultimo tassello dell’eredità olimpica potrà diventare un centro sportivo con sale fitness integrate dall’intelligenza artificiale, una ludoteca per bambini e due piscine coperte, una spa e una caffetteria. È questo il progetto da 21 milioni di euro di investimento presentato dalla multinazionale spagnola GoFit, che in città ha già fatto rinascere con altri 20 milioni l’ex Mercato dei Fiori di via Perugia che sarà inaugurato il prossimo 20 ottobre con la presenza annunciata anche del sindaco Stefano Lo Russo. Finito un cantiere, Go Fit ha scelto di non fermarsi e presentare un nuovo progetto alla Città.

Due piscine, sale fitness e ludoteca: ecco il progetto da 21 milioni per la rinascita dell’ex Moi

Andrea Joly

16 Giugno 2025

L’ok della giunta

Alla Pec di giugno sono seguite le verifiche tecniche di compatibilità. Ieri la giunta Lo Russo ha approvato il riconoscimento di pubblico interesse per la proposta di project financing nell’area degli ex mercati generali in via Giordano Bruno 181. Via libera al futuro centro sportivo, dunque? «Fare sport, tutti insieme, sotto quelle Arcate sarà molto suggestivo – dice l’assessore allo Sport, Mimmo Carretta – ma ora per dare concretezza al progetto ci sarà un preciso iter da seguire». Ora sarà pubblicato un avviso pubblico per consentire ad eventuali altri interessati di avanzare proposte alternative. In caso non arrivassero, il centro sportivo targato Go Fit sarà realtà. «Siamo soddisfatti che sia arrivata questa proposta – conclude Carretta – che può ridare vita a uno dei luoghi simbolo di Torino 2006 mantenendo una vocazione sportiva e aprendosi al quartiere in modo inclusivo».

Sport e ricerca insieme

Così, metà Arcate oggi conquistate da silenzio e graffiti rinasceranno grazie allo sport. Per l’altra metà delle Arcate, non è un mistero che la Città vorrebbe dare vita a un polo di ricerca biomedica mettendo in sinergia Città, Unito e Politecnico. «Lì nascerà un incubatore di imprese nel settore biomedico», ha detto a maggio il sindaco Lo Russo. E, oltre agli Atenei, anche la Fondazione Compagnia di San Paolo è pronta a intervenire.

Nel bunker dove si crea il futuro: all’MBC di Torino nasce la terapia genica made in Italy

Marco Accossato

07 Ottobre 2025

L’alternativa

Arriva dalla Spagna, intanto, anche un’altra proposta di rinascita torinese. Questa volta nell’area della piscina Sempione di via Gottardo. A tre anni dalla chiusura, dopo oltre mille giorni di abbandono, rifiuti e bivacchi, l’assessorato allo Sport a settembre ha ricevuto una proposta di fattibilità per la riqualificazione di quell’angolo di quartiere, da troppo tempo stretto nella morsa dello spaccio. Il documento è stato presentato da parte della società Supera, gruppo spagnolo controllato da Sidecu che conta già su una quarantina di impianti fra Spagna e Portogallo. La proposta è quella di dare vita a un nuovo Centro Sportivo Polifunzionale adibito a nuoto e altre discipline. Qui l’iter è ancora fermo alle valutazioni degli uffici: se approvate, potrebbe arrivare un altro via libera dalla giunta. Tant’è che Lo Russo si è già sbilanciato: «Ci sono luoghi che sono veri e propri presidi di socialità e aggregazione: – aveva detto all’arrivo della proposta per la rinascita della piscina Sempione – attraverso la cura e il rilancio di questi spazi, possiamo contribuire a rafforzare la sicurezza dei quartieri». Da Torino Nord al Lingotto, passo dopo passo Torino sta rinascendo (anche) grazie allo sport.

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