In un momento di forte esposizione mediatica per Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, è comprensibile che anche chi è vicino alla ex coppia senta il bisogno di esprimere la propria opinione e mostrare solidarietà. Entrambi si trovano infatti a vivere una situazione delicata segnata da una forte pressione pubblica e da una costante invasione della loro privacy.
Tra chi ha deciso di dire la sua c’è anche Francesca Barra, giornalista e grande amica di Rocío, che sui social ha scritto qualche parola per raccontare come sta la sua amica e cosa pensa di tutta questa situazione.
Francesca Barra parla di Rocío e del caso Bova
Nel marasma provocato dalle notizie che vorticano attorno la vita sentimentale di Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, oltre a chi racconta notizie vere o presunte tali, c’è anche chi sceglie di concentrarsi sullo stato d’animo di chi vive momenti difficili perché costretto a leggere del proprio privato in ogni dove.
È il caso di Francesca Barra che, a distanza di qualche giorno dalle indiscrezioni lanciate da Fabrizio Corona su una presunta relazione tra l’attore e Martina Ceretti, ha condiviso alcune parole concentrate proprio su Rocío, ex compagna di Bova, che oggi sembra attraversare una fase di grande difficoltà.
A raccontarlo è la stessa giornalista, sua amica, che – pur senza nominarla esplicitamente – ha scritto sui social: “Sono molto amica di una donna che in questo momento sta soffrendo tantissimo a causa di una valanga che le è caduta addosso. Resto in silenzio per rispetto della sua famiglia, delle sue bambine”.
Barra, poi, continua: “Trovo che non si tratti solo di gossip o di morbosità, augurare che il karma colpisca, ipotizzare scenari, vomitare giudizi, non porterà a niente di vero. Perché nessuno, e dico nessuno, a parte i protagonisti, nel rispetto dei loro figli, può raccontare la verità. Chi si esprime criticando chi fa gossip e poi posta le loro fotografie li sta usando per aumentare like. Non sta esprimendo giudizi imparziali”.
Francesca Barra commenta la questione Bova-Morales
Ma oltre a voler raccontare lo stato d’animo di Rocio, Francesca Barra sposta l’attenzione su un tema più ampio, che va oltre il semplice racconto di gossip e vicende sentimentali. La giornalista si concentra su quello che definisce “l’unico aspetto giornalisticamente rilevante“: capire se ci sia o meno un reato.
Riferendosi ai commenti sulle chat e ai vocali privati divulgati da Fabrizio Corona e Federico Monzino, scrive: “Spioni. Tutti spioni. Tutti trasformati in detective improvvisati, a scrutare vite altrui dal buco della serratura digitale. A ridere per chat private che – se fossero le nostre – probabilmente ci farebbero passare per idioti tutti. Ma davvero questo è il punto? Il punto è che dietro i pettegolezzi si nasconde qualcosa di molto più grave: la possibile esistenza di un reato. E la distruzione silenziosa di più famiglie, coinvolte loro malgrado in un meccanismo perverso dove la curiosità pubblica si sostituisce al rispetto”.
E ancora: “Non è il linguaggio delle chat a doverci interrogare, ma la facilità con cui trasformiamo la vita degli altri in un reality collettivo, ignorando dolore, conseguenze e confini. Chi si diverte a giudicare oggi, domani potrebbe trovarsi dall’altra parte dello schermo. E allora – davvero – riderà ancora?”.
Il tema della privacy, spiega, dovrebbe valere per tutti, anche per chi ci sta meno simpatico. Perché l’estorsione è un reato, e non dovrebbe accadere a nessuno – soprattutto quando nasce dal desiderio di qualcun altro di guadagnarsi visibilità, anche a costo di travolgere la vita degli altri.
“La vita di coppia è stretta come la cruna di un ago. Troppo stretta per due, figuriamoci per farci entrare tutti. Siccome vorrei che valesse per me, con coerenza mi astengo dal commento su altri”, conclude Francesca Barra.