In un’affollata udienza generale, con migliaia di consacrate e consacrati presenti per il loro Giubileo, si intrecciano numerose vicende e testimonianze: dalla orchestra musicale che riscatta i bambini di un quartiere violento, all’associazione che esaudisce i desideri dei piccoli pazienti oncologici

Fabrizio Peloni – Città del Vaticano

“Nell’arte non c’è guerra. E noi, oggi, con la nostra orchestra Criança Cidadã, in cui si esibiscono oltre ai nostri ragazzi brasiliani, un musicista russo e uno ucraino, un nord coreano e un sud coreano, un israeliano e un iraniano, lo abbiamo testimoniato al mondo suonando davanti al Papa”. Lo spiega con entusiasmo João José Rocha Targino, ideatore nel 2006 dell’iniziativa che “mira al riscatto di bambini dei quartieri più violenti”, sottolineando come “nel progetto Concertos pela Paz i giovani si sentano ‘strumenti’ di pace”.

Consacrati, vescovi e cardinali

In una giornata da “ottobrata romana”, stamani sessantamila persone gremiscono Piazza San Pietro, con consacrati e consacrate presenti per il loro Giubileo, ed esultano con cori da stadio quando il vescovo di Roma li saluta. Sul sagrato della basilica Vaticana sono presenti anche sei cardinali e oltre settanta vescovi. Tra i primi oltre ai giapponesi Thomas Aquinas Manyo Maeda e Tarcisio Isao Kikuchi, l’honduregno Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, l’arcivescovo di Chicago Blase Joseph Cupich, Josip Bozanić,  emerito di Zagabria che accompagna i partecipanti al pellegrinaggio nazionale croato per l’Anno Santo, e Péter Erdő, alla guida di una delegazione venuta a commemorare il 45.mo della consacrazione della cappella dedicata alla Magna Domina Hungarorum nelle Grotte Vaticane.

“Make a wish”

Nel 55° di ordinazione sacerdotale i padri vincenziani Robert e Richard Gielow, gemelli, sono giunti dagli Stati Uniti per raccontare al Papa come a volte riescano “a condurre missioni insieme”. Arriva da più vicino, ovvero da Augusta, in provincia di Siracusa, Edoardo, 7 anni, accompagnato dal papà Vincenzo. “Ho raccontato al Papa una barzelletta, e poi gli ho lasciato il disegno e una poesia che ho scritto per lui”, spiega il bambino indossando una maglietta e un cappellino di Make a wish, associazione che esaudisce i desideri dei piccoli pazienti oncologici.

Il dono di una pergamena con il Cantico delle Creature

Una pergamena del Cantico delle Creature viene donata a Leone XIV da Rossana Berardi, medico presidente della One Health Foundation, i cui volontari domenica scorsa in piazza Risorgimento hanno erogato visite e controlli medici gratuiti in occasione del Giubileo dei migranti. Rispettando una tradizione risalente al XV secolo poi ripresa nel 2003, viene inoltre consegnato al Papa il sale di Cervia. Lo hanno portato a piedi, attraverso l’antica via Romea, Gabriele Armuzzi, assessore alle Tradizioni e identità, e il salinaro Massimo Magnani, uno dei pellegrini del Cammino del sale.

Campane per Leone

“In segno di pace e fraternità per il mondo” Gabriele Fornaciari, a quasi 90 anni, esaudisce il desiderio di suonare nuovamente le campane davanti al Papa, dopo averlo fatto nel 2016 con Francesco. E Leone XIV, durante il consueto giro iniziale sulla jeep scoperta ha benedetto la delegazione dei campanari della Bassa Reggiana di cui l’arzillo anziano fa parte.