Bologna, 8 ottobre 2025 – Non ci saranno incentivi per l’elettrico nelle città di Cesena, Imola, Faenza, Lugo e in altri centri della pianura Padana come Mantova e Rovigo. E questo secondo l’assessora regionale Irene Priolo avrà delle conseguenze sulla limitazione alla circolazione dei veicoli Euro 5.

Approfondisci:

Blocco diesel Euro 5, sullo stop da ottobre è scontro in RegioneBlocco diesel Euro 5, sullo stop da ottobre è scontro in Regione
Niente incentivi per l’elettrico

La Regione Emilia Romagna sulla questione incentivi ha infatti interpellato il Governo che ha deciso di tirare dritto e di non ricomprendere negli incentivi realtà che comunque vengono sottoposte ai divieti antismog. Nemmeno la protesta delle concessionarie ha fatto cambiare idea all’esecutivo. 

L’assessora ai Trasporti e alle Infrastrutture Irene Priolo ha risposto a una interrogazione della dem Francesca Lucchi, spiegando che “l’Emilia-Romagna ha già provato ad interloquire con il Governo su questi aspetti, ma i rilievi mossi in più occasioni in Conferenza Stato-Regioni non sono stati accolti”.

Approfondisci:

Scontro in Emilia-Romagna. Stop alle auto diesel Euro 5 : “È solo colpa del governo”
Priolo: “Rischio limitazioni per gli Euro 5”

Priolo ha parlato quindi di “occasione persa” sia per il mancato allargamento dei requisiti che per il potenziamento del Tpl. “Le perplessità aumentano considerevolmente – sono ancora parole di Priolo – non solo se si considera che il perimetro dei finanziamenti è basato su dati di 15 anni fa, ma anche e soprattutto perché così facendo si considera il bacino padano alla stregua di una zona qualunque del nostro paese e questa scelta finirà per influenzare anche le prossime scelte sulle limitazioni alla circolazione per i veicoli Euro 5, dal momento che le rilevazioni del mercato automotive ci dicono di una tendenza sempre maggiore verso l’acquisto di veicoli usati che non contribuisce ovviamente a rinnovare il parco auto circolante”.

L’interrogazione dem

La dem Francesca Lucchi nella sua interrogazione aveva incalzato l’assessora Priolo sottolineando come le città escluse “siano aree sottoposte da anni a ordinanze antismog, vincoli del Pair e misure di riduzione delle emissioni”, la consigliera dem ha sottolineato “l’evidente disparità di trattamento che si viene inesorabilmente a creare tra cittadini e imprese della stessa Regione. Una esclusione che rischia quindi di generare gravi ricadute economiche per il settore automotive locale oltre a rallentare la transizione ecologica in un territorio già fortemente esposto al problema dell’inquinamento atmosferico”.

Per Lucchi, insomma, “è profondamente sbagliato dare l’opportunità di finanziamento ad una sola parte della nostra Regione. Una scelta che va decisamente controcorrente rispetto ai canoni di una politica socialmente giusta”.