Il ministero del Commercio cinese ha annunciato nuove limitazioni per l’esportazione e la lavorazione delle terre rare, elementi fondamentali per la produzione di molte apparecchiature tecnologiche. Le nuove misure prevedono che gli esportatori di terre rare debbano ottenere una licenza dal governo anche per gli oggetti che vengono prodotti all’estero con le merci che esportano, che siano vietate le esportazioni verso le aziende che producono armi e che siano limitate quelle per i produttori di semiconduttori e microchip.
La Cina controlla il 70 per cento della produzione mondiale di terre rare grezze, e il 90 per cento di quella di terre rare lavorate e magneti contenenti terre rare (una delle loro principali applicazioni). Il governo cinese aveva già introdotto delle limitazioni ad aprile, causando una riduzione improvvisa nella loro disponibilità nel resto del mondo (poi risolta parzialmente con accordi bilaterali con Unione Europea e Stati Uniti). Il nuovo provvedimento specifica le prescrizioni di quello di aprile e introduce nuovi limiti.
L’esportazione di terre rare è uno dei temi centrali nelle trattative commerciali fra Cina e Stati Uniti. A fine ottobre è previsto un incontro in Corea del Sud fra il presidente statunitense Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, in cui è probabile che sarà discusso anche l’argomento.