Le due nuotatrici sono state sospese dalla federnuoto dopo quanto accaduto nell’aeroporto di Singapore. Salteranno gli Europei in vasca corta, in programma dal 2 al 7 dicembre in Polonia

Benedetta Pilato e Chiara Tarantino sono state sospese per 90 giorni dalle attività sociali e federali a partire da oggi. È quanto deciso dalla procura della federnuoto tenuto conto dei fatti emersi dall’inchiesta sul furto all’aeroporto di Singapore e dell’atteggiamento collaborativo delle atlete, che hanno ammesso le loro responsabilità. Salteranno gli Europei in vasca corta, in programma dal 2 al 7 dicembre in Polonia. 

La vicenda che ha coinvolto le due nuotatrici azzurre Benedetta Pilato e Chiara Tarantino riguarda il fermo all’aeroporto di Singapore per furto di prodotti cosmetici nel duty-free, avvenuto il 14 agosto scorso. Le due nuotatrici, di ritorno da una vacanza dopo i Mondiali nella città Stato del sud-est asiatico, furono accusate del furto di alcune boccette di oli essenziali, trattenute per alcuni giorni a Singapore e poi lasciate partire per il rientro in Italia dopo l’intervento dell’ambasciatore italiano e della Farnesina. 



















































La federnuoto, ricevuto anche il nulla osta del Procuratore Generale del Coni, ha accolto la proposta sanzionatoria della Procura Federale relativa alla richiesta di patteggiamento presentata singolarmente dalle parti. A fine agosto, in merito a quanto accaduto, Pilato aveva dichiarato: «Durante il mio rientro dall’Asia, a seguito della partecipazione ai Campionati Mondiali e di un breve soggiorno privato con altri miei compagni della nazionale di nuoto, mio malgrado, sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio gestito dalle autorità aeroportuali di Singapore. In giorni che avrebbero dovuto essere soprattutto di riposo e di relax mentale, ho invece attraversato, lontana da casa, momenti particolarmente difficili, che poi fortunatamente si sono rilevati essere indipendenti dalla mia volontà, ma che mi hanno profondamente segnato sul piano umano. Tengo a precisare che ho collaborato fin da subito con le autorità locali, con il pieno supporto dell’Ambasciata Italiana. Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà personale. Da questa esperienza comunque traggo grandi insegnamenti sulla prudenza, sulla responsabilità individuale e sul valore delle persone che mi circondano. Adesso torno nuovamente a concentrarmi con serenità e maggior determinazione sul mio percorso sportivo. Ringrazio profondamente chi mi ha sostenuta con discrezione, senza giudizi gratuiti, e chi continua a credere in me»

Articolo in aggiornamento…

9 ottobre 2025 ( modifica il 9 ottobre 2025 | 13:14)