Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche si è detto “sorpreso e amareggiato” ma anche “sereno ed estraneo ai fatti”. Le indagini, che durano da oltre un anno, si basano su presunte irregolarità negli affidi a Pesaro nel periodo in cui Ricci era primo cittadino
È sotto indagine Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro che questa mattina ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità in affidi del Comune di Pesaro. A renderlo noto è lo stesso ex primo cittadino che, ora candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, ha pubblicato un video sui social esprimendo la propria amarezza ma dicendosi anche convinto della propria estraneità ai fatti contestati. “Non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici di lavori, mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e collaboratori”, ha spiegato Ricci raccontando di aver ricevuto l’avviso di garanzia “sulla vicenda annosa degli affidi, dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi ormai sulla stampa da un anno”.
Le indagini
Per i pm che indagano sulle presunte irregolarità, Matteo Ricci avrebbe ottenuto favori politici in cambio di affidamenti illeciti ad enti di sua conoscenza. “L’accusa è curiosa – ha detto l’ex sindaco pesarese nel video – perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico e si dice una cosa che io smentisco, cioè che conoscessi queste associazioni, mentre invece io non c’ho mai avuto a che fare direttamente”. Ricci ha poi espresso la volontà di parlare al più presto con il procuratore in modo da poter ripetere nuovamente la propria posizione. “Sono completamente estraneo ai fatti, non me ne sono mai occupato e sono convinto di chiarirlo presto anche con il procuratore che fa l’indagine. È una giornata particolare, ma tutte le cose si affrontano con serenità mettendoci la faccia. La politica per me è passione, è un confronto di idee e voglia di battersi per il futuro della nostra terra”.
Ricci: “Amareggiato ma sereno”
In ogni caso l’ex sindaco si sente “sereno nel merito”: “Ne ho parlato con il mio avvocato, ma sono anche molto amareggiato e arrabbiato perché questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni dopo un anno di indagini, è evidente che ci sia amarezza e rabbia”. Matteo Ricci ha concluso il suo video social dichiarando apertamente la propria fiducia nel lavoro della magistratura e dicendosi convinto di riuscire a “smontare subito le accuse”. E ha concluso: “Quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori: se eventualmente un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa, perché viene tradita la fiducia”.
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