La nuova legge di Bilancio si muove lungo due obiettivi principali: sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e rafforzare la sanità. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato un approccio prudente alle finanze pubbliche, ma con la volontà di integrare ulteriormente i fondi per il Servizio sanitario nazionale. Sul piano macroeconomico, la previsione di crescita per il 2025 resta allo 0,5%, mentre il Pil per il 2024 potrebbe chiudere con un incremento compreso tra lo 0,6% e lo 0,7%.
Bonus ristrutturazioni al 50% sulle prime case
Uno dei pilastri della manovra riguarda la proroga del bonus ristrutturazioni al 50% per gli interventi sulle prime abitazioni. Il provvedimento conferma la detrazione per le spese di manutenzione e riqualificazione edilizia, con l’obiettivo di sostenere il settore e incentivare la messa in sicurezza degli immobili. L’intenzione del Governo è mantenere una misura stabile, di semplice accesso e senza le complessità burocratiche dei superbonus. La proroga consentirà di continuare a detrarre la metà delle spese fino al limite previsto, garantendo alle famiglie un beneficio diretto e immediato. Il bonus, introdotto in forma permanente negli anni scorsi, rappresenta una leva importante per il comparto edilizio e per la filiera delle costruzioni. In questo contesto, la manovra punta a rafforzare la misura come incentivo “ordinario” e sostenibile, volto a favorire il miglioramento energetico e strutturale degli edifici senza aggravare la spesa pubblica.
Rottamazione delle cartelle: un’ultima possibilità selettiva
Altro capitolo centrale è quello della rottamazione delle cartelle esattoriali, che secondo il ministro sarà concessa come “ultima chance”, ma non per tutti. L’intento è distinguere tra contribuenti in reale difficoltà e soggetti che hanno approfittato delle precedenti sanatorie. La rottamazione sarà quindi selettiva, riservata ai “meritevoli” e accompagnata da criteri di equità e sostenibilità per le finanze pubbliche. L’obiettivo è evitare che la ripetizione ciclica delle sanatorie generi aspettative di condono, compromettendo la credibilità del sistema fiscale. La misura dovrà essere calibrata per favorire chi vuole regolarizzare la propria posizione e chi non ha potuto adempiere per cause oggettive, garantendo allo stesso tempo certezza del gettito.
Le altre misure economiche
Oltre a bonus e rottamazione, la manovra prevede:
- un possibile taglio dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi medi, con scaglione ancora da definire;
- il rafforzamento dei fondi sanitari, per migliorare assistenza e tempi di cura;
- l’introduzione di incentivi automatici per le imprese, in sostituzione dei programmi Industria 4.0 e 5.0, giudicati troppo complessi;
- un contributo concertato delle banche sulle plusvalenze, privo di intenti punitivi.
Sul fronte previdenziale, si valuta una sterilizzazione parziale degli effetti sull’età pensionabile legati alla speranza di vita, mentre per la famiglia restano confermati i congedi parentali facoltativi all’80%.
La manovra dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri entro metà ottobre, insieme al Documento programmatico di bilancio destinato alla Commissione europea. Le coperture arriveranno da tagli selettivi ai ministeri e da nuove entrate coordinate. Banca d’Italia ha richiamato la necessità di misure strutturali e di coperture certe, evitando interventi temporanei difficili da rimuovere.