Le parole del centrocampista giallorosso: “Grazie al Mister, sono tornato ai livelli di Bergamo. Anche se gioco più arretrato”


Redazione

Un inizio di stagione esplosivo per Bryan Cristante. Il centrocampista della Roma ha cominciato nel migliore dei modi: un gol, prestazioni solide e la ritrovata convocazione in Nazionale. Un ritorno importante, considerando che l’azzurro mancava dalla deludente eliminazione contro la Svizzera agli Europei. Ora, a oltre un anno di distanza, è tornato a Coverciano con l’Italia, pronto a riprendersi il suo spazio. Queste le sue parole in conferenza stampa.

Da Berlino a oggi, cosa ti è rimasto dentro?

“La Nazionale è sempre un traguardo importante, ed è bello tornare qui. L’ultima volta è finita in modo amaro, ma ora spero di vivere esperienze più belle di quell’ottavo di finale.”

Come ti trovi con Gattuso? L’avevi incrociato al Milan?

“Sì, nei miei primi anni al Milan il mister giocava ancora, me lo ricordo bene. L’ho ritrovato molto carico, così come tutto l’ambiente. Stiamo lavorando nel modo giusto, con la giusta intensità e idee chiare. Ci sono tutte le premesse per fare un grande percorso.”

Perché bisogna essere positivi? Come spieghi i recenti passi falsi?

“Abbiamo un gruppo forte, stiamo lavorando molto bene e c’è grande attaccamento alla maglia. Gattuso ha scritto la storia di questa Nazionale e riesce a trasmettere quella fame e quella voglia. Quanto ai passi falsi del passato, purtroppo non c’è una ricetta. Ci sono stati diversi episodi, e in certi momenti anche un pizzico di sfortuna. Penso soprattutto al cammino verso il Mondiale scorso: a volte anche gli episodi fanno la differenza.”

Che caratteristiche di Gattuso hai ritrovato? Ci sono nuovi punti di riferimento nello spogliatoio?

“Il mister è sempre stato un trascinatore, dà più del 100% negli allenamenti e questo l’ho ritrovato anche in Nazionale. Il gruppo è cresciuto, ci sono tanti ragazzi giovani con esperienza a livello europeo, qualche anno in più aiuta sempre. C’è più esperienza e una consapevolezza diversa, questo in gare delicate aiuta”.

Hai trovato differenze tra questo gruppo e quelli precedenti?

“Ho trovato voglia di fare bene, alta intensità e tutti a disposizione. Un ambiente sereno dove è facile lavorare bene, questo credo sia fondamentale. Quando ci si trova bene l’uno con l’altro è fondamentale, soprattutto qui dove ci si frequenta solo per pochi giorni”.

In carriera hai fatto tutti i ruoli. Qui in Nazionale puoi giocare anche trequartista o incursore? In vista di Italia-Israele ci sono schiarite di pace

“Ho fatto un po’ tutti i ruoli, sono a disposizione del mister. Io sono centrocampista ma non ho mai preferito troppo una posizione specifica, mi sono sempre trovato bene un po’ ovunque. Alla seconda domande rispondo che è una notizia bellissima, siamo tutti contentissimi per quanto uscito stamattina. E’ ciò che volevamo tutti e speriamo a Udine lo stadio possa riempirsi, abbiamo bisogno dei nostri tifosi per avere una marcia in più”.

Quante possibilità ci sono secondo voi di chiudere il girone al primo posto? E che pensieri ci sono circa i play-off?

“Poco ma sicuro, vogliamo andare al Mondiale. Pensiamo partita dopo partita, poi si vedrà se sarà primo posto o play-off”.

Hai ritrovato i concetti che Gasperini esprimeva a Bergamo? Quanto vi manca per essere la Roma di Gasperini?

“Ho ritrovato i concetti di gioco che conoscevo già dai tempi di Bergamo. All’epoca giocavo un po’ più avanti, ora invece mi muovo in una posizione più arretrata. Siamo molto vicini a quello che ci chiede il mister: serve solo una gestione migliore in fase offensiva e migliorare alcuni dettagli.”

Cosa rappresenta per te questo ritorno in Nazionale?

“Un orgoglio, è sempre un obiettivo essere qui. Bisogna sempre passare dal club per raggiungerla”.

Coma mai la Roma non è accreditata nella corsa per lo Scudetto?

“Negli ultimi anni non siamo riusciti a tornare in Champions, mentre il Napoli lo scorso anno ha vinto il campionato. Ci sono squadre più abituate di noi a stare stabilmente in vetta, credo sia questo il motivo.”