di
Greta Privitera
Il piano di pace per Gaza prevede il rilascio, tutti insieme e senza «cerimonie» spettacolari dei rapiti. Lo Sheba Medical Center, il più grande ospedale israeliano, ha preparato le stanze dove saranno accolti
Israele si prepara ad accogliere gli ostaggi rapiti il 7 ottobre di due anni fa (sembra siano una ventina quelli ancora in vita). È uno dei punti dell’accordo per Gaza annunciato dal presidente Usa Trump mercoledì (quando in Italia era già notte) e firmato giovedì dalle parti. Hamas dovrebbe rilasciare i sopravvissuti tra domenica e lunedì dopo oltre 700 giorni di prigionia. Per i corpi di quanti sono morti, invece, ci vorranno almeno dieci giorni.
All’annuncio dell’intesa trovata, scene di gioia a Gaza ma anche in Israele, dove i parenti dei rapiti attendono da due anni notizie dei loro cari. Da Tel Aviv iniziano ad arrivare le prime foto degli ospedali che si preparano ad accogliere gli ostaggi.
In particolare nella foto in alto si vede una delle stanze dello Sheba Medical Center, il più grande ospedale israeliano. Nella stessa struttura erano stati ricoverati molti degli altri ostaggi liberati nei mesi scorsi da Hamas
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9 ottobre 2025 ( modifica il 9 ottobre 2025 | 17:29)
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