di
Vera Mantengoli

Il grande violinista interviene sulla polemica nata dopo la nomina di Beatrice Venezi: «Nella musica classica non esiste uomo, donna, giovane, meno giovane. Ci sono tanti giovani di talento che devono espatriare»

«Nella musica classica non esiste uomo, donna, giovane o meno giovane: esistono solo talento e curriculum». Sono alcune delle parole che Uto Ughi, considerato uno dei più grandi violinisti al mondo, ha rilasciato sull’ultimo numero di Gente, a proposito della nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale del Teatro La Fenice. «Ci sono tanti giovani di talento che non sono mai invitati a fare concerti perché non sono appoggiati da nessuno: devono espatriare per avere sbocchi di lavoro e costruirsi un curriculum – ha detto il violinista di 84 anni – Se davanti gli si mette un direttore che al momento non ha la statura per farlo, è normale che si facciano sentire». 

Tre settimane di polemiche

Il punto di vista di Ughi arriva dopo quasi tre settimane di giornate scandite dalle polemiche sul caso Venezi, contestata dai musicisti in quanto professionista con poca esperienza, ma voluta dal sovrintendente Nicola Colabianchi e dal sindaco Luigi Brugnaro. «Molte altre direttrici sono venute prima di Beatrice Venezi, ma non hanno sollevato alcuna polemica – prosegue Ughi – Nella musica classica non esiste uomo, donna, giovane, meno giovane. Esistono solo talento e curriculum». 



















































L’annuncio dello sciopero da parte delle maestranze

Autrice di quattro libri sulla musica, 35 anni, direttrice ospite del Teatro Colon di Buenos Aires, Venezi è al centro di una bufera culminata ieri nell’annuncio delle maestranze di uno sciopero il 17 ottobre per la prima del Wozzeck di Alban Berg, opera che chiude la stagione 2024/2025. Per Colabianchi e Brugnaro la Fenice dovrebbe scommettere sui giovani e su un personaggio mediatico come lei, mentre per i musicisti il Teatro deve continuare con direttori musicali di massimo livello, come i predecessori. 

La modalità (contestata) della nomina

A creare un muro contro muro tra lavoratori e sovrintendente è stata anche la modalità della nomina, avvenuta all’improvviso e senza preavviso da Colabianchi. Se per Statuto può farlo, il comportamento ha creato una distanza con le maestranze che dal 27 settembre hanno proclamato lo stato di agitazione che non si sa quanto potrà andare avanti..


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9 ottobre 2025 ( modifica il 9 ottobre 2025 | 18:17)