Il campione dei record contro la favola del torneo: Djokovic, 38 anni, se la vedrà con il monegasco Vacherot, numero 204 del ranking
Luigi Ansaloni
9 ottobre – 15:24 – MILANO
Da una parte il numero 204 del mondo che una settimana fa nemmeno si sarebbe sognato di arrivare fino a questo punto in un torneo così importante, dall’altra il giocatore più vincente della storia che da queste parti ha già vinto quattro volte. Sarà una strana semifinale, e proprio per questo molto interessante, quella che sabato andrà in scena al Master 1000 di Shanghai e che vedrà protagonisti il monegasco Valentin Vacherot, un qualificato, contro il 38enne Novak Djokovic, il più “anziano” giocatore ad essere mai arrivato in semifinale in un 1000. Quella di Vacherot è la più classica delle favole sportive. Un underdog totale che ha il suo momento di gloria. Che continua, nonostante tutti i pronostici, con la vittoria ai quarti di finale contro la testa di serie numero 10 del torneo, Holger Rune, con il punteggio di 2-6 7-6 (4) 6-4 in tre ore di partita. Il 26enne è il primo monegasco di sempre in semifinale in un Masters 1000 e secondo giocatore con il ranking più basso a raggiungere questo punto in torneo di questa categoria, dopo Chris Woodruff, che era numero 550 del mondo ad Indian Wells nel 1999.
un po’ di fortuna—
Nell’impresa di Vacherot c’è anche una buona dose di fortuna. Rune stava dominando la partita quando si è fatto male alla coscia con evidenti problemi fisici, nel secondo set, con gli ultimi game del terzo parziale giocati da fermo, in preda anche ai crampi. Ma come nella boxe stare in piedi è un merito, e quindi onore alla preparazione fisica di Vacherot, uno che in stagione ha giocato comunque 64 partite (certo, il livello e lo stress mentale dei challenger non è lo stesso, ma si deve comunque giocare). Il monegasco, intanto, da lunedì si è assicurato un posto nella top 100: davvero niente male.
80esima semifinale in un 1000—
Vacherot si prepara alla sfida contro Novak Djokovic, per lui un sogno e probabilmente anche un onore. Il serbo non ha steccato contro Zizou Bergs (6-3 7-5 il punteggio), dimostrando di aver superato i problemi fisici degli scorsi giorni e forse anche si essersi “acclimatato” alle infernali condizioni di umidità di Shanghai. L’ex numero uno del mondo si è preso contro il belga l’ottantesima (!) semifinale in carriera in un 1000. Un numero incredibile, che da solo racconta quanto sia stato grande, e di quanto lo è ancora, il percorso del 24 volte vincitore slam, che a 38 anni è numero tre della race dietro gli inarrivabili Alcaraz e Sinner.
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