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Soldati, guardie private, padri, fratelli. I venti ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre del 2023, che si ritiene possano essere ancora vivi dopo due anni di prigionia, secondo l’accordo sul piano di pace presentato da Donald Trump dovrebbero essere liberati nel giro di qualche giorno. Ecco i loro nomi e le loro storie.


APPROFONDIMENTI

Matan Angrest ha 22 anni, è stato catturato presso il Kibbutz Nahal Oz, dove prestava servizio come soldato. In un video diffuso da Hamas nel luglio del 2025 è comparso vivo.

Poi ci sono i fratelli Ariel e David Cunio, 28 e 35 anni. Il primo è stato rapito dal Kibbutz Nir Oz insieme alla fidanzata Arbel Yehud, liberata in gennaio dopo quasi 500 giorni di prigionia. David, invece, è stato prelevato da casa insieme alla moglie, alle figlie, alla cognata e alla figlia di quest’ultima. Tutte sono state liberate nel novembre 2023. Anche Eitan Horn, 38 anni, è stato rapito dal Kibbutz Nir Oz. Era andato a trovare il fratello maggiore Yair Horn, rapito e poi liberato. Hamas ha pubblicato un video in cui Eitan implora la fine della guerra. Matan Zangauker, 25 anni, rapito dalla sua casa a Nir Oz, insieme alla compagna – già liberata – è diventato noto per l’attivismo della madre Einav, leader del movimento delle Famiglie degli ostaggi.

E ancora: Gali Berman, 27 anni, è stato sequestrato dalla sua casa al Kibbutz Kfar Aza insieme al fratello gemello Ziv. Elkana Bohbot, 36 anni, è uno degli ostaggi rapiti durante il Festival Nova. Gestiva un banco al mercato e progettava di aprire una gelateria. Rom Braslavski, Bar Kupershtein e Eitan Mor, 21, 23 e 25 anni, erano guardie di sicurezza del festival e sono stati rapiti mentre lavoravano. Anche Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Festival Nova. Era con il suo migliore amico, Guy Gilboa-Dalal. Sono comparsi entrambi in un video diffuso in febbraio da Hamas: assistevano al rilascio di altri ostaggi. Al festival è stato prelevato pure Maxim Herkin, 37 anni. Originario dell’Ucraina, era scappato a causa della guerra con la Russia. Di Segev Kalfon, 27 anni, anche lui preso in ostaggio al Festival Nova, si è avuto un segnale di vita in un video diffuso nel febbraio 2025. Yosef-Chaim Ohana, prima di essere catturato, ha aiutato altre persone a fuggire. Avinatan Or, 32 anni, ancora sotto sequestro, è il fidanzato di Noa Argamani, rapita durante il festival e liberata nel giugno 2024, diventata uno dei simboli dell’attacco del 7 ottobre dopo che il video in cui urlava mentre veniva trascinata via dai miliziani.

«Sto bene, non vi preoccupate, vi amo», ha invece fatto sapere ai familiari Nimrod Cohen, 20 anni, tramite un ostaggio liberato. Pure lui sarebbe ancora in vita. È stato prelevato da un carro armato vicino al confine con Gaza.  È stato rapito davanti alla moglie e ai figli, Omri Miran, 48 anni. È comparso vivo nel video dello scorso febbraio diffuso dai miliziani. Alon Ohel, 24 anni, è sopravvissuto in un rifugio dove altre 16 persone sono state uccise. Il primo segno di vita è arrivato dopo l’ultimo rilascio di ostaggi.


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