Se lavorate tutto il giorno al computer, c’è un consiglio che ci sentiamo di darvi: investite in un ottimo mouse e un’ottima tastiera. Se nel mondo delle «keyboard», per dirla alla anglosassone, la situazione è meno netta (a partire dalla distinzione tra modelli meccanici e a membrana), quando si parla di mouse possiamo sbilanciarci. Il trono di Logitech non è in discussione: la serie MX Master rappresenta da quasi un decennio il punto di riferimento nel mercato dei mouse, almeno parlando di produttività (nella nicchia del gaming ci sono alcuni concorrenti).
Migliorare un prodotto già considerato dalla critica quasi perfetto come l’MX Master 3S non era un’impresa semplice, eppure con il nuovo MX Master 4 l’azienda svizzera prova ad aggiungere qualcosa di nuovo a un mouse che continua a rivolgersi a professionisti, creativi e a chiunque passi gran parte della propria giornata davanti a uno schermo.
Ergonomia e design: continuità rassicurante
A un primo sguardo, il Logitech MX Master 4 appare molto familiare a chi già usa e conosce gli MX Master. La forma ergonomica, scolpita per la mano destra ma ancora non disponibile in versione per mancini, è sostanzialmente invariata rispetto al suo predecessore (ed è un’ottima notizia). Presa comoda, ampio appoggio per il pollice, disposizione dei tasti: tutto è familiare e riconferma i punti di forza che hanno decretato il successo della linea. Il mouse è leggermente più grande e pesante del 3S, con i suoi 150 grammi (contro 141 del predecessore), ma la differenza è quasi impercettibile nell’uso quotidiano.
La vera novità nei materiali è l’abbandono della finitura gommata morbida, «soft-touch», sulla parte superiore, sostituita da una plastica leggermente «texturizzata». Sembra un passo indietro, ma la multinazionale svizzera fa sapere che è una decisione presa alla luce delle critiche di molti utenti: i vecchi modelli, col tempo e l’usura, tendevano a sviluppare antiestetiche zone lisce o a mostrare il fastidioso fenomeno della «plastica appiccicosa». La nuova finitura dovrebbe garantire una maggiore resistenza, pur mantenendo un presa stabile. La gomma rimane presente, ed è una buona idea, solo sui fianchi e nell’area del pollice.
Le vere novità: feedback aptico e Actions Ring
Il cuore dell’innovazione dell’MX Master 4 risiede in due funzioni strettamente collegate: il feedback aptico e l’Actions Ring. Il motore aptico è integrato in un piccolo pannello nell’alloggiamento del pollice e fornisce vibrazioni per confermare determinate azioni. Si avverte un leggero impulso quando ci si connette a un dispositivo, quando la batteria è quasi scarica o in applicazioni supportate: ad esempio nella suite Adobe, il mouse vibra quando si allinea un oggetto a una guida. L’effetto può essere personalizzato o disattivato tramite il software Logi Options+. Ogni vibrazione è diversa, ce ne sono decine: quella della batteria scarica ad esempio è lunga e dolente, ed evoca perfettamente un dispositivo moribondo. Altre sono più squillanti e ritmate.
Questa tecnologia è pensata per dare il meglio di sé in combinazione con l’Actions Ring, un menù circolare a comparsa che si attiva con un nuovo pulsante dedicato sul fianco. Si tratta di un anello virtuale che offre fino a otto scorciatoie personalizzabili e contestuali all’applicazione in uso. Mentre si naviga sul web, ad esempio, può offrire accesso rapido allo strumento di cattura schermo o ai controlli multimediali. Chi usa Photoshop, invece, può mostrare slider per la luminosità o il contrasto. E così via. C’è anche la possibilità di creare «macro» e scorciatoie complesse, inclusi collegamenti rapidi a strumenti di intelligenza artificiale come ChatGpt o Gemini.
Nel concreto, però, la gestione dell’Actions Ring è un po’ farraginosa e non facile: dopo aver premuto il tastino, l’anello da selezionare non ha icone sempre intuitive e se appare in una zona dello schermo dove, ad esempio, c’è del testo, andare a selezionare l’icona corretta non è semplice. Le vibrazioni, in questo contesto non aiutano, anzi disorientano un po’ mentre si cerca di portare il puntatore sull’icona giusta.
Insomma: se riuscite a integrare questa funzione nel vostro workflow potreste avere un’incremento di velocità e facilità in azioni ripetute. Se però la funzione vi convince poco, come già detto, si può anche disattivare del tutto via software.
Prestazioni e connettività
Dal punto di vista delle prestazioni pure, Logitech ha scelto di non cambiare una squadra vincente. Il sensore Darkfield da 8.000 DPI è lo stesso del modello precedente, capace di tracciare con precisione su praticamente qualsiasi superficie, vetro compreso. I click principali, già molto silenziosi nel 3S, sono stati ulteriormente attutiti, rendendo il mouse un compagno di lavoro ideale in ambienti condivisi. L’eccelente rotella MagSpeed elettromagnetica, che permette di passare istantaneamente da uno scorrimento a scatti, molto preciso, a uno libero e velocissimo, rimane uno dei migliori motivi per scegliere questo mouse.
Sul fronte della connettività, l’azienda promette una stabilità raddoppiata grazie a un nuovo chip interno e a un riposizionamento dell’antenna. Il ricevitore Logi Bolt incluso nella confezione (per la versione Windows) è ora in formato Usb-C, un passo doveroso verso la modernizzazione degli standard ma che potrebbe mettere qualcuno, magari con un computer più vecchio, un po’ in difficoltà. Un adattatore da Usb-C a Usb-A in confezione poteva far comodo.
L’autonomia rimane eccellente, con 70 giorni dichiarati con una carica completa e la possibilità di ottenere tre ore di utilizzo con un solo minuto di ricarica. L’unica nota che potrebbe dissuadere qualcuno dall’acquisto è è la frequenza di aggiornamento (polling rate), che resta a 125 Hz: più che adeguata per la produttività ma insufficiente per il gaming competitivo, un ambito per il quale questo mouse non è comunque pensato.
Conclusioni e prezzi
Il Logitech MX Master 4 si prende il trono dei mouse per la produttività. I suoi punti di forza sono un’ergonomia eccezionale, una qualità costruttiva migliorata nelle finiture e un set di funzionalità software che possono realmente velocizzare il lavoro quotidiano. Le nuove aggiunte, cioè il feedback aptico e l’Actions Ring, ci hanno convinto solo a metà, ma per qualcuno potrebbero fare la differenza.
Tra i limiti, rimane l’assenza di una versione per mancini e un prezzo di listino importante: l’aggiornamento dal 3 o dal 3S non è indispensabile, ma se non avete mai sperimentato l’esperienza di lavorare con un MX Master questo modello non vi deluderà. Questa linea rimane la migliore del mercato, con distacco.
MX Master 4 è disponibile in Italia nelle versioni Graphite Charcoal, Offwhite e Black, mentre la variante per Mac è proposta in Pale Grey e Space Black. Il prezzo di 129,99 euro include un mese di abbonamento gratuito ad Adobe Creative Cloud con applicazioni come Photoshop, Lightroom e Premiere Pro. La versione Black sarà acquistabile solo su Amazon.
MX Master 4 for Business è disponibile in Graphite su logitech.com e presso rivenditori autorizzati allo stesso prezzo di 129,99 euro.
Le altre novità: tastiera solare Signature Slim Solar+ K980
Insieme al nuovo mouse, Logitech ha presentato anche la tastiera Signature Slim Solar+ K980, un dispositivo che punta tutto sulla semplicità e la sostenibilità. Alimentata da una striscia fotovoltaica che cattura luce naturale o artificiale, questa tastiera wireless elimina completamente la necessità di ricariche e cavi, garantendo, secondo l’azienda, un’autonomia fino a quattro mesi anche in condizioni di buio totale.
Cuffie Zone 2: il ritorno al cavo come passo avanti
E poi ci sono le Zone 2. In un mercato ossessionato dall’eliminazione di ogni filo, la presentazione delle nuove cuffie «da lavoro» di Logitech potrebbe sembrare un passo indietro, ma in realtà nasconde una scelta strategica. Il cavo garantisce affidabilità assoluta, che elimina l’ansia da batteria, azzera la latenza e garantisce una stabilità di connessione che nessuna tecnologia senza fili può eguagliare. Per gli amanti del wireless, Logitech propone comunque anche una versione senza fili.
Il dispositivo recensito è stato fornito come esemplare di test dal produttore, che non ha avuto accesso anticipato all’articolo e non ha esercitato alcun controllo editoriale. Tutte le considerazioni e valutazioni sono frutto esclusivo dell’esperienza diretta e del giudizio indipendente dell’autore.
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9 ottobre 2025 ( modifica il 10 ottobre 2025 | 09:32)
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