Un libro che è insieme guida, manifesto e mappa emotiva: Ciak, si cresce! di Camilla Sernagiotto e Francesca Borasio propone un metodo cineducativo in 5 fasi – dal film-piuma dell’infanzia al film-rivelazione dell’età adulta – per trasformare ogni visione in un rito di crescita. Attraverso schemi semplici e universali, titoli indimenticabili e attività creative, il volume mostra come il cinema possa diventare uno strumento educativo per genitori, insegnanti e spettatori di tutte le età
Guardare un film non è mai solo guardare. È attraversare mondi, riconoscersi in volti lontani, vivere cento, mille, infinite vite. Con Ciak, si cresce! (Ultra Edizioni), Camilla Sernagiotto e la psicoterapeuta Francesca Borasio firmano un’opera che invita a ripensare il cinema non come intrattenimento, ma come alleato educativo, un rito capace di trasformare lo spettatore in protagonista della propria crescita.
Il cinema come viaggio con un “pizzico di polvere di fata”
Fin dalle prime pagine, il libro respira un incanto pedagogico. «Viaggiare è meraviglioso, ma non sempre possibile. Guardare un film, invece, è per tutti. Si può fare ovunque, in compagnia o da soli, e permette di esplorare emozioni profonde senza traumi, perché lo si fa in uno spazio sicuro, protetto, accogliente». È la dichiarazione di poetica di un volume che vede nella sala buia – o nel divano domestico – non solo uno schermo, ma un grembo, una culla emotiva.
Il cinema diventa così quell’elemento che Peter Pan chiamava «fede, fiducia e un pizzico di polvere di fata». Un rito collettivo e intimo al tempo stesso, in grado di «non educare senza restare a bordo campo», ma di accompagnare bambini, adolescenti e adulti in un percorso di consapevolezza emotiva e relazionale.
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Le 5 fasi: dal film-piuma al film-rivelazione
La struttura del libro è chiara e avvincente: un metodo in cinque fasi che accompagna il lettore lungo l’intero arco della vita.
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Fase 1 (3-4 anni): i film-piuma e le 7P, storie leggere e giocose che aprono alla curiosità infantile.
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Fase 2 (4-6 anni): i film-crescita con le 7C, che stimolano empatia e capacità relazionale nei bambini in età prescolare.
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Fase 3 (6-10 anni): i film-scuola con le 7S, che trasformano il cinema in palestra cognitiva ed emotiva.
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Fase 4 (11-17 anni): i film-viaggio con le 7V, strumenti preziosi per accompagnare l’adolescente nella scoperta della propria identità.
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Fase 5 (18+): i film-rivelazione con le 7R, che aiutano l’adulto a trovare epifanie e nuove consapevolezze.
Il libro non propone un semplice elenco di pellicole: fornisce mappe educative universali, schemi dinamici che si possono applicare a qualsiasi film, anche a quelli che devono ancora uscire. È questa la sua forza: il metodo funziona con Coco come con Karate Kid, con Up come con School of Rock, con Happy Feet come con Stand by Me.
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Il rito della visione: imparare a vivere insieme
Uno degli aspetti più innovativi del libro è l’insistenza sul rito della visione. Guardare un film non è un gesto passivo: significa prepararsi, riflettere, discutere. Per questo Sernagiotto e Borasio propongono attività pre-film per stimolare la curiosità, schede per accompagnare la visione, dibattiti per allenare mente e cuore, esercizi creativi per trasformare le storie in esperienza.
Come scrivono le autrici, il cinema non serve a «fuggire dalla realtà», ma a «capirla meglio, attraversarla, viverla più intensamente». Ogni proiezione diventa così una lezione invisibile, una finestra su mondi nuovi, un terreno fertile per coltivare l’empatia, «il dono più prezioso che ci sia stato concesso».
Classici che restano, classici che cambiano
Il libro dedica spazio anche alla questione dei classici, interrogandosi su quali titoli resistono al tempo e perché. Non mancano le icone generazionali – I Goonies, Ghostbusters, Stand by Me – ma le autrici avvertono: educare al classico «non significa fermarsi al passato», bensì insegnare a leggere le opere con sguardo critico, riconoscendo le storie che continuano a parlarci anche nell’era dello streaming.
Una scrittura accessibile e poetica
La prosa di Camilla Sernagiotto unisce chiarezza divulgativa e sensibilità letteraria. La sua formazione da filologa medievale si intreccia con la freschezza giornalistica, mentre la competenza psicologica di Borasio radica il testo in un terreno scientifico solido. Il risultato è un libro accessibile ma mai banale, capace di parlare a insegnanti e genitori, a studenti e curiosi, a chiunque ami il cinema come linguaggio universale.
i film ci insegnano a essere noi stessi
L’opera si chiude con una riflessione intensa: «Alla fine, le immagini, le storie, le gesta, le avventure che prendono vita sullo schermo non sono forse una sorta di allucinazione? (…) Alla fine, è magia, incanto. Ma non chiamatela finzione, perché se c’è una cosa che i film possono insegnarci è a essere noi stessi, reali, veri e genuini».
Il messaggio è limpido: i film non ci allontanano dalla vita, ce la restituiscono in forma potenziata. Ogni visione è un frammento di realtà trasfigurata, un allenamento a sentire più profondamente.
Ciak, si cresce! è molto più di un manuale: è un manifesto poetico dell’educazione attraverso il cinema. Un invito a guardare i film con occhi nuovi, a trasformare la sala in un’aula emotiva, a riconoscere nello schermo non un muro ma una porta aperta su infinite possibilità.
Un libro che ogni genitore dovrebbe avere sul comodino, che ogni insegnante dovrebbe usare in classe, che ogni spettatore curioso dovrebbe leggere. Perché, come ci ricordano Sernagiotto e Borasio, «siamo quello che guardiamo».
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