Sassari Un dittico con una prima rappresentazione assoluta e una prima assoluta in forma scenica inaugurano oggi alle 20,30 e domenica 12 ottobre, alle 16,30, il cartellone autunnale della stagione lirica 2025 dell’Ente de Carolis. Dopo il successo della stagione sinfonica e il trionfo della grande lirica d’estate, con il sold out di Madame Butterfly e dei Carmina Burana, il Teatro Comunale di Sassari si appresta a vivere l’ultima attesa fase della stagione di quest’anno, realizzata con il sostegno del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna. In scena Jungfrun i törnet (La fanciulla nella torre) di Jean Sibelius e Mandrake di Nicola Colabianchi. In entrambi gli allestimenti a dirigere l’Orchestra del de Carolis sarà Sergio Oliva, regia e scene saranno curate da Alberto Gazale, i costumi da Luisella Pintus . le coreografie da Luigia Frattaroli, il Coro del de Carolis sarà diretto da Francesca Tosi. “La Fanciulla nella Torre” è un capitolo, sconosciuto fino al 1981, della produzione di Jean Sibelius. Eseguita in forma di concerto per la prima volta il 7 novembre 1896 durante una serata benefica per la Helsinki Philharmonic Society, l’opera ha avuto solo tre rappresentazioni prima di essere ritirata dal compositore finlandese con la promessa di una revisione mai realizzata. Si tratta di un atto unico articolato in otto scene, della durata di circa 35 minuti, in cui si percepiscono chiaramente le influenze wagneriane. Nel cast Alessandra di Giorgio interpreta la Fanciulla, Francesco Landolfi il Balivo, Nicolas Resinelli l’amante e Irene Molinari la Castellana. Il compositore finlandese è una figura centrale del tardo romanticismo sinfonico. Ha lasciato un’impronta indelebile sulla musica moderna con la sua ricca orchestrazione e le melodie ampie, influenzando maestri come Dmitri Shostakovich e Benjamin Britten. La sua fortuna continua oggi anche attraverso il cinema e le serie televisive: le sue musiche sono presenti, infatti, in pellicole come “Il divo” di Sorrentino a “La solitudine dei numeri primi” di Costanzo, fino agli episodi di “The Mentalist” e “Mozart in the Jungle”. Il suo stile – le fanfare di ottoni, il piglio eroico, l’evocazione naturalistica – ha ispirato numerose colonne sonore hollywoodiane del genere fantasy e avventura.

In prima assoluta arriva “Mandrake”, opera lirica di Nicola Colabianchi, soprintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia. Il compositore, formatosi a Santa Cecilia e già direttore artistico dell’Opera di Roma e del Lirico di Cagliari, aveva già esplorato il mondo dei fumetti con “Il Mago”, presentato nel 2000 al Brancaccio di Roma. Dopo aver acquisito i diritti dalla KFS-Hearst corporation, l’opera può finalmente identificarsi con il celebre personaggio creato nel 1934 da Lee Falk e Phil Davis, talmente popolare in Italia da entrare nel linguaggio comune con l’espressione “Non sono mica Mandrake! Il protagonista avrà la voce del basso Tiziano Rosati, giovane promessa che aveva già debuttato a Sassari nel “Barbiere di Siviglia”, affiancato da Francesco Landolfi, Alessandra di Giorgio, Carlo Ventre e Nicolas Resinelli. Il cartellone autunnale prosegue il 7 e 9 novembre con “Salomè” di Richard Strauss, capolavoro della storia dell’opera tedesca post-wagneriana. L’opera raccolse fin dalle prime rappresentazioni un successo straordinario, diventando uno dei titoli novecenteschi più rappresentati al mondo, sebbene nei primi decenni la sua circolazione fu penalizzata dalla scabrosità del soggetto e dalla censura nazista e puritana. A dirigere l’Orchestra de Carolis sarà il maestro Federico Santi, torna a Sassari il regista di fama internazionale Hugo de Ana, acclamato nel 2024 per “Falso Tradimento”, che curerà anche scene e costumi. Nel ruolo del titolo un altro gradito ritorno: Anastasia Boldyreva, già applaudita nel 2023 come Abigaille in “Nabucco” e nel 2025 in “Giselle Around Le villi”. A chiudere la programmazione autunnale, il 12, 14 e 16 dicembre, sarà “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, mentre la regia è affidata a Renato Bonajuto. Scene e costumi di Lorenzo Mazzoletti, con il Coro del de Carolis diretto da Francesca Tosi. Nel cast Rocio Perez nel ruolo del titolo, affiancata da Mario Cassi, Matteo Desole, Nicolas Resinelli, Dario Russo e Mauro Secci. L’Ente de Carolis si unisce alle celebrazioni dell’anno giubilare 2025 con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, in collaborazione con la Curia arcivescovile di Sassari. Il capolavoro verdiano, tra i più eseguiti al mondo dalla prima esecuzione diretta dallo stesso compositore nel 1874 nella Chiesa di San Marco a Milano in memoria di Alessandro Manzoni, andrà in scena venerdì 21 novembre alle 20.30 e domenica 23 novembre alle 16.30. A dirigere l’Orchestra sarà il maestro giapponese Hirofumi Yoshida, direttore musicale della Filarmonica del Teatro Comunale di Modena. Il Coro del de Carolis, diretto da Francesca Tosi, sarà affiancato dal Coro del Friuli-Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste. Nel cast due artisti sassaresi, il soprano Francesca Sassu e il tenore Matteo Desole, insieme al mezzosoprano Egle Wyss e al basso Abramo Rosalen.