Chi sono, oggi, gli artisti emergenti su cui investire, economicamente ma anche culturalmente? Domanda da un milione di dollari e, a rispondere, è tornato 222 Artisti emergenti su cui investire, l’almanacco biennale di exibart che fotografa, con precisione e curiosità, la scena dell’arte contemporanea italiana. Dopo quattro edizioni, la pubblicazione riparte con un corposo quinto numero, costruito grazie alle segnalazioni di una solida rete di curatori, critici, giornalisti e galleristi che, come da tradizione, preferiscono rimanere anonimi.
222, per una fotografia corale del presente
La nuova edizione del 222 nasce da una molteplicità di sguardi, orientamenti e sensibilità critiche, per intessere un vero racconto corale. «Cambiare il fotografo significa cambiare inquadratura», recita l’introduzione. E così, oltre il 95% dei nomi fa la sua prima comparsa in queste pagine, per restituire un chiaro segnale della vitalità della scena artistica contemporanea e del rinnovamento editoriale. La mappatura restituisce dunque un panorama in cui pittura, scultura, disegno, installazione, fotografia e performance convivono con linguaggi digitali, pratiche sonore, arte urbana e nuove tecnologie, andando a comporre la complessità del presente e la molteplicità delle sue forme di espressione.
Nuove tecnologie, nuovi immaginari
Un focus nel focus indaga le ricerche più sperimentali: quelle che superano la classica opposizione arte/tecnologia per esplorare il mondo dell’Expanded Internet Art, della sound art, dell’intelligenza artificiale e del worldbuilding. Artisti che progettano universi, esperienze immersive e spazi di percezione in cui la linea tra reale e virtuale si fa sempre più porosa. Allo stesso tempo, il volume dedica attenzione alle pratiche performative e interdisciplinari, in bilico tra teatro, danza, architettura e attivismo, e ai linguaggi pittorici, protagonisti di una rivoluzione silenziosa che, dopo anni di marginalità, torna al centro del dibattito artistico.
L’eterno ritorno alla pittura e al mestiere
La forte presenza di pittrici e pittori in 222 conferma una tendenza ormai globale: il ritorno al gesto manuale e alla qualità del fare, in una stagione di crescente tecnicizzazione della sensibilità. La pittura e il disegno si rigenerano nella figurazione e nell’astrazione, dialogano con l’installazione, con il video, con le performing art. I giovani autori citano la storia dell’arte ma anche il cinema noir, il pulp, la fantascienza, i videoclip e l’immaginario digitale, reinventando i generi tradizionali come il ritratto, la natura morta e il paesaggio.
Identikit di una generazione
L’età media dei 222 artisti selezionati è 32 anni: una generazione cosmopolita, cresciuta tra la globalizzazione e le accademie italiane ma con percorsi formativi spesso internazionali.
Le artiste rappresentano ormai il 44,5%, un dato in costante crescita, segno di un processo di riequilibrio ancora in corso ma sempre più evidente. Il 48,8% proviene dal Nord Italia, il 19,5% dal Sud, il 17,4% dal Centro e quasi il 15% è composto da artisti nati all’estero ma stabilmente attivi nel nostro Paese, una cifra in aumento rispetto alle edizioni precedenti.
Dal punto di vista dei linguaggi, il 50% degli artisti pratica la pittura, seguita dalla scultura (31,5%), dalla fotografia (18,9%) e dalle tecnologie digitali (17,1%). La performance art si conferma in crescita (15,3%), mentre le installazioni ambientali toccano il 36,9%. Solo il 44,6% è rappresentato da una galleria, e il prezzo medio di un’opera si aggira sui 5.300 euro, a dimostrazione di un mercato ancora accessibile ma in fermento.
Una bussola per orientarsi
Più che una classifica, 222 Artisti emergenti su cui investire vuole proporsi come uno strumento per comprendere dove sta andando l’arte italiana e per sostenere chi ne sta ridisegnando le frontiere. Gli artisti del 222 possono essere certamente “nomi da mercato” ma preferiamo inquadrarli anche come forze in movimento, pionieri di un pensiero visivo che attraversa crisi globali e locali, mutazioni del pensiero e nuove sensibilità.
A ogni artista è dedicata una pagina della pubblicazione, comprendente una o due foto dei lavori più rappresentativi, uno statement bilingue, i contatti e il range delle attuali quotazioni. Curato da Cesare Biasini Selvaggi, il volume può essere acquistato cliccando qui e sarà disponibile anche al nostro stand di ArtVerona, insieme a un’altra nostra novità fresca di stampa, l’exibart 129 on paper.