di
Francesco Sessa
Il francese e il monegasco sfideranno rispettivamente Medvedev e Djokovic. Hanno condiviso il college in Texas, le due mamme sono sorelle
Ci si immagina Nadine e Virginie Paquet, sorelle con il tennis nel sangue, mamme di Valentin e Arthur, mentre guardano i figli giocare nei campi più importanti di tutto il mondo: «Questo diritto lo ha preso da te», «Ti ricordi quando scambiavano in cortile?». Valentin e Arthur sono diventati Vacherot e Rinderknech, cognomi più che nomi, sinonimo di fama e di una carriera che sta regalando soddisfazioni. Due cugini in semifinale a Shanghai, un Masters-1000: la storia del mese nel tennis.
L’obiettivo ormai è chiaro: sfidarsi in finale. Dopo essersi sostenuti per tutto il torneo. Servono due ulteriori imprese, contro quei vecchi volponi di Djokovic (avversario di Vacherot) e Medvedev, che sfiderà Rinderknech. Le semifinali sono servite, la finale più probabile è tra Daniil e Nole, ma in questo torneo imprevedibile, umido e snervante, tutto può succedere. Anche due cugini di sangue che si sfidano per un titolo prestigioso, sicuramente il più importante della carriera di entrambi, arrivati a Shanghai rispettivamente numero 54 (Rinderknech) e 204 (Vicherot) della classifica Atp.
Il gruppo Whastapp bollente e il college insieme
In questi giorni, la chat di famiglia su Whastapp è bollente. Tutti seguono i progressi di Valentin e Arhur, tutti scrivono. «È una chat molto attiva in questi giorni», ha raccontato Rinderknech, che dopo la vittoria contro Lehecka ha scritto sulla telecamera «Ti seguo Val» disegnando un cuore: «Questa cosa ci sta riunendo come famiglia». Vacherot ha anche assistito ai quarti di finale del cugino contro Auger-Aliassime dalla tribuna, mangiando cibo cinese.
Il fratellastro di Rinderknech è suo coach, Benjamin Balleret, anche lui protagonista della chat: «Ci sono 20, 25 persone nel gruppo WhatsApp. Tutti amano il tennis, supportano Val e Arthur». Tra Rinderknech e Vacherot ci sono tre anni di differenza: 29 Arthur (francese) e 26 Valentine (monegasco). Hanno condiviso l’esperienza al college in Texas, tra il 2016 e il 2018, giocando anche insieme in doppio. Domenica, chissà, potrebbero affrontarsi per un titolo 1000 dall’altra parte del mondo. Difficile, ma a questo punto (e in questo torneo) non impossibile.
10 ottobre 2025 ( modifica il 10 ottobre 2025 | 17:46)
© RIPRODUZIONE RISERVATA