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Gianni Di Capua

10 ottobre 2025

John Elkann “non ha oggettivamente le capacità gestionali per rimanere al vertice. Forse gli altri azionisti dovrebbero farlo ragionare e chiedergli un cambio”. Carlo Calenda va all’attacco lancia in resta del presidente di Stellantis e di Ferrari con una serie di slide su Instagram in cui inanella “tutti i fallimenti” della sua gestione lanciando l’hashtag #ElkannOut. “Dopo la presentazione di ieri al mercato, Ferrari ha perso il 13 per cento”, si legge nel post. Anche la gestione sportiva viene messa nel mirino. “Maranello non ha vinto nemmeno una gara nel campionato di quest’anno”, rincara la dose il leader di Azione. L’altro brand dell’auto di lusso? “Maserati è già morta”, attacca Calenda che va al punto: Forse gli azionisti dovrebbero chiedergli un cambio”. 

“La situazione del settore automotive italiano è pressoché vicina alla chiusura. È disastrosa. E il piano presentato da Elkann è assolutamente non vero nei numeri, nei fatti, nei modelli e in tutti gli impegni presi. E anche su questo Landini non riesce a dire una parola chiara. Perché? Perché Elkann possiede La Repubblica e La Stampa. Tant’e’ che da quando dico questo non vado più sui giornali”, ha ribadito il leader di Azione ospite al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria in corso a Capri. “Io ritengo che dal tavolo del 20 ottobre (tra l’ad di Stellantis Filosa e i sindacati ndr) emergerà l’assoluto nulla, Elkann va richiamato in Parlamento”. Il governo, ha concluso, è l’unico in Europa che non è riuscito ad avere un piano sull’automotive”.