L’anno felice di Zak

Zak Brown ha tanti motivi per sorridere in questo 2025. Non soltanto la notizia del super bonus che la McLaren gli ha attribuito alla fine della scorsa stagione come premio per la conquista del titolo Costruttori – e che facilmente sarà ulteriormente aumentato per festeggiare il bis (e anche il Mondiale Piloti?) quest’anno – ma anche perché nel paddock non c’è più uno dei suoi più acerrimi nemici. Christian Horner, l’ex boss della Red Bull, ha infatti lasciato il mondo dei GP lo scorso luglio, dopo l’improvviso licenziamento dalla scuderia che aveva contribuito a creare e a rendere vincente in F1.

Durerà poco, visto che in molti ritengono come l’uscita di scena di Horner sia soltanto momentanea e che il 51enne manager inglese stia lavorando alacremente per trovare una nuova squadra da amministrare a partire da quando, nei primi mesi del 2026, scadrà il suo breve periodo di gardening leave. Non a caso, è addirittura Toto Wolff ad ammettere come adesso manchi un personaggio divisivo di quel calibro sottolineando come qualcuno che reciti il ruolo (a suo dire) del “cattivo” possa aggiungere un po’ di pepe.

Brown rivuole Horner in F1

Un ritorno nel paddock, insomma, farebbe felici anche i suoi storici nemici e non solo gli sceneggiatori di Drive to Survive. Accodandosi a Wolff, anche Zak Brown ha infatti espresso un cauto apprezzamento nei confronti di Horner. “Penso che abbia avuto una carriera stellare in Formula 1 – ha detto il manager e imprenditore statunitense intervistato da Bloomberg – avendo raccolto come risultati molti titoli mondiali Piloti e Costruttori. Certo, come si dice in Inghilterra, non abbiamo preso tante tazze di tè insieme. Ma c’è sempre bisogno di caratteri diversi nell’ambiente, perché è questo che rende le cose emozionanti e autentiche”.

È noto che Brown e Horner non si siano mai presi a livello personale, specie dopo che l’americano lo aveva attaccato in conferenza stampa attraverso parole molto dure nei giorni immediatamente successivi al presunto scandalo molestie che aveva coinvolto il boss Red Bull a inizio 2024, con l’inglese poi ripreso dietro le quinte dalle telecamere di Netflix nel dire “Zak è proprio un cog**one”. I due avevano anche siglato qualche tempo dopo una breve tregua armata, viaggiando insieme su un jet privato di ritorno dal GP Singapore 2024, senza però, evidentemente, diventare migliori amici.