È iniziato il conto alla rovescia per il rilascio da parte di Hamas dei 20 ostaggi vivi, tenuti a Gaza da 735 giorni. In cambio Israele rilascerà circa 2mila detenuti palestinesi, di cui 250 stanno scontando ergastoli per attacchi terroristici che hanno ucciso decine di civili israeliani e ferito menomandole a vita altre centinaia. Ma non libererà, come aveva già ribadito, i detenuti-simbolo per Hamas, primo tra tutti Marwan Barghouti.\n
La tregua sarà monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa e militari da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati. Il presidente Donald Trump ha dichiarato che gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza dovrebbero “tornare” lunedì.
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\”Siamo pronti a partecipare con i nostri militari a una missione di pace e sicurezza, con le nostre imprese a ricostruire Gaza partendo da scuole e ospedali\”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, riportando la lunga telefonata avuta con il segretario di Stato Usa Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. \”L’Italia continuerà nel suo impegno umanitario per assistere la popolazione palestinese e lavorerà per garantire la sicurezza di Israele. Il governo italiano sarà pienamente impegnato al fianco degli Stati Uniti e degli altri partner europei e regionali per contribuire a creare le giuste condizioni di stabilità\”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.
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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una lunga telefonata con il segretario di Stato americano Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. \”Lavoriamo insieme per una rapida attuazione del Piano di Pace del Presidente Trump, che prevede anche un pronto ritorno a casa degli ostaggi. Mi sono congratulato per l’efficacia dell’azione americana, un grande successo politico e diplomatico\”, ha scritto il titolare della Farnesina su X.
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Hezam al-Asad, membro dell’ufficio politico dei ribelli yemeniti filo-iraniano Houthi, ha lanciato minacce contro Israele dopo un raid dell’Idf contro infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale, in cui è morto un uomo e altri sette sono rimasti feriti. \”I sionisti stanno attaccando la zona di Al-Musila, nel Libano meridionale. Sembra che vogliano tornare nei rifugi\”, ha scritto su X in ebraico, facendo riferimento ai missili e droni lanciati dallo Yemen verso Israele.
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Secondo le fonti, l’esercito americano istituirà una task force multinazionale, denominata ‘Centro di controllo congiunto’, che probabilmente includerà anche militari di Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati. Un alto funzionario ha detto che \”nessuna forza statunitense entrerà a Gaza\”. La task force sarà guidata dal Comando centrale Usa (Centcom) con sede nella regione e avrà lo scopo di supervisionare l’avanzamento dell’accordo di cessate il fuoco e di contribuire al coordinamento degli aiuti umanitari.
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\”Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di una odiosa aggressione israeliana contro le installazioni civili, senza giustificazione né pretesto\”, ha denunciato il presidente Aoun. \”La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza\”, ha sottolineato
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Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato gli attacchi notturni di Israele, nei quali sono state colpite \”strutture civili, on il bilancio di un morto\”. \”Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un’aggressione israeliana odiosa contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto\”, ha dichiarato Aoun. \”La gravità è che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza\”. Secondo l’agenzia di stampa nazionale, gli aerei da guerra israeliani \”hanno compiuto 10 raid contro depositi di bulldozer ed escavatori\”.
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Il genero del presidente Trump Jared Kushner rappresenterà gli Stati Uniti nelle discussioni sulla ricostruzione di Gaza. Lo ha riferito una fonte egiziana al quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah. \”La sua presenza servirà da garanzia che Tel Aviv non ripeterà il suo tentativo di invasione di terra della Striscia di Gaza\”, ha affermato la fonte.
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Durante la notte, \”truppe statunitensi hanno iniziato ad arrivare in Israele come parte di una forza che contribuirà a supervisionare il cessate il fuoco a Gaza\”: lo scrive Abc News citando due funzionari. La squadra, di 200 unità, arriverà nel fine settimana dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. L’ammiraglio Brad Cooper, capo del comando centrale delle forze armate statunitensi, è arrivato ieri in Israele.
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Un uomo è morto e altri sette sono rimasti feriti in un attacco delle forze armate israeliane nel sud del Libano. Lo ha riferito il ministero della Salute di Beirut, precisando che la vittima è siriana. L’Idf ha confermato il raid, sostenendo di aver colpito macchinari pesanti di Hezbollah utilizzati per ricostruire le capacità operative del gruppo sciita filo-iraniano, in violazione degli accordi tra Israele e Libano. Da Beirut il presidente Joseph Aoun ha condannato l’attacco israeliano contro \”installazioni civili\”.
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Primi arrivi in Israele dei 200 soldati Usa incaricati di supervisionare il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito ABC News, citando due funzionari, secondo i quali i soldati arriveranno tra oggi e domani, in aereo dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. A loro il compito di contribuire alla creazione di un centro di controllo congiunto e poi integrare tutte le altre forze di sicurezza che entreranno a Gaza, contribuendo anche al collegamento con l’esercito israeliano. Non previsto invece che i soldati Usa si rechino a Gaza.
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L’Italia riprenderà il suo ruolo nell’imminente riapertura della missione civile Eubam-Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, nata su proposta di Israele e dell’Autorità Palestinese ormai 20 anni fa, nel 2005, per essere bloccata due anni dopo e poi riattivata brevemente lo scorso gennaio, nel pieno della guerra che ha distrutto la Striscia di Gaza.
“,”postId”:”48c79967-16cc-432e-96f7-2226f27db3ea”,”postLink”:{“title”:”Israele-Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah: cos’è”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/10/israele-gaza-missione-eubam-rafah-cosa-e”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/ba2de1b63be31fd5925ba1e0a9caac2f5390ca1c/skytg24/it/mondo/2025/10/10/israele-gaza-missione-eubam-rafah-cosa-e/rafah_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-11T05:27:52.225Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T07:27:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tregua Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace? Gli scenari”,”content”:”
Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata del 10 ottobre di \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24
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Hamas continua a insistere sui mediatori per ottenere la scarcerazione di alcuni leader palestinesi detenuti in Israele, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat, la cui liberazione non è stata concordata nelle trattative per il cessate il fuoco. Lo ha dichiarato ad Al Jazeera un alto funzionario della fazione islamista, Mousa Abu Marzouk. \”Il movimento sta insistendo sulla loro liberazione e i negoziati sono ancora in corso\”, ha detto Marzouk. Hamas aveva in precedenza diffuso un comunicato nel quale assicurava il rispetto della \”fase uno\” del piano di pace, che prevede la riconsegna degli ostaggi israeliani a Gaza, vivi e morti. Abdullah Barghouti, Hassan Salama, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed figurano tra gli altri prigionieri di rilievo di cui Hamas chiede la scarcerazione.
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Domani entreranno nella Striscia di Gaza nuovi aiuti umanitari e altri beni di prima necessità, incluso il carburante. Lo ha annunciato un alto funzionario di Hamas, riporta Haaretz. Secondo le indiscrezioni, i mediatori hanno chiesto alla Israel Electric Corporation di prepararsi a riprendere la fornitura di energia elettrica all’enclave palestinese. E’ inoltre prevista, a metà della settimana prossima, la riapertura del valico di Rafah al transito di civili in entrambe le direzioni.
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I corpi di 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, inclusi 135 i cui corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, secondo quanto riportato da fonti mediche dopo la mezzanotte. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Le fonti hanno affermato che 19 palestinesi sono stati uccisi nei continui attacchi aerei israeliani in tutta la Striscia, nonostante l’annunciato accordo di cessate il fuoco, mentre una persona è deceduta per le ferite riportate in un precedente attacco. Secondo le stesse fonti, 16 persone sono state uccise quando aerei da guerra israeliani hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Ghabboun nel sud di Gaza City. Due palestinesi sono stati uccisi anche in un attacco aereo a sud di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza. Gli ospedali della Striscia hanno ricevuto un gran numero di vittime: 43 corpi sono stati trasportati all’ospedale Al-Shifa, 60 all’ospedale Battista Al-Ahli di Gaza City, quattro all’ospedale Al-Awda di Nuseirat, 16 all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah e 32 all’ospedale Nasser di Khan Younis. Dall’ottobre 2023, oltre 67 mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, con circa 170 mila feriti, per lo più bambini e donne, a causa della guerra israeliana durata due anni contro la Striscia. Le massicce distruzioni, che hanno preso di mira abitazioni e infrastrutture, hanno inoltre portato allo sfollamento di centinaia di migliaia di persone.
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\”L’Idf ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella zona del Libano meridionale, dove erano presenti macchinari utilizzati per ricostruire le infrastrutture terroristiche nell’area in cui si trovavano\”. E’ quanto rendono noto su Telegram le forze armate israeliane. \”L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudi umani – aggiunge l’Idf – La presenza dei macchinari e l’attività di Hezbollah nella zona costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’Idf continuerà ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele\”.
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È iniziato il conto alla rovescia per il rilascio da parte di Hamas dei 20 ostaggi vivi, tenuti a Gaza da 735 giorni. In cambio Israele rilascerà circa 2mila detenuti palestinesi, di cui 250 stanno scontando ergastoli per attacchi terroristici che hanno ucciso decine di civili israeliani e ferito menomandole a vita altre centinaia. Ma non libererà, come aveva già ribadito, i detenuti-simbolo per Hamas, primo tra tutti Marwan Barghouti.
La tregua sarà monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa e militari da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati. Il presidente Donald Trump ha dichiarato che gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza dovrebbero “tornare” lunedì.
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Tajani: “Pronti a partecipare a sicurezza e ricostruzione Gaza”
“Siamo pronti a partecipare con i nostri militari a una missione di pace e sicurezza, con le nostre imprese a ricostruire Gaza partendo da scuole e ospedali”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, riportando la lunga telefonata avuta con il segretario di Stato Usa Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. “L’Italia continuerà nel suo impegno umanitario per assistere la popolazione palestinese e lavorerà per garantire la sicurezza di Israele. Il governo italiano sarà pienamente impegnato al fianco degli Stati Uniti e degli altri partner europei e regionali per contribuire a creare le giuste condizioni di stabilità”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.
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17 minuti fa
Tajani sente Rubio, insieme rapida attuazione piano Trump
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una lunga telefonata con il segretario di Stato americano Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. “Lavoriamo insieme per una rapida attuazione del Piano di Pace del Presidente Trump, che prevede anche un pronto ritorno a casa degli ostaggi. Mi sono congratulato per l’efficacia dell’azione americana, un grande successo politico e diplomatico”, ha scritto il titolare della Farnesina su X.
25 minuti fa
Minacce Houthi a Israele dopo raid Idf in Libano
Hezam al-Asad, membro dell’ufficio politico dei ribelli yemeniti filo-iraniano Houthi, ha lanciato minacce contro Israele dopo un raid dell’Idf contro infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale, in cui è morto un uomo e altri sette sono rimasti feriti. “I sionisti stanno attaccando la zona di Al-Musila, nel Libano meridionale. Sembra che vogliano tornare nei rifugi”, ha scritto su X in ebraico, facendo riferimento ai missili e droni lanciati dallo Yemen verso Israele.
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Secondo le fonti, l’esercito americano istituirà una task force multinazionale, denominata ‘Centro di controllo congiunto’, che probabilmente includerà anche militari di Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati. Un alto funzionario ha detto che “nessuna forza statunitense entrerà a Gaza”. La task force sarà guidata dal Comando centrale Usa (Centcom) con sede nella regione e avrà lo scopo di supervisionare l’avanzamento dell’accordo di cessate il fuoco e di contribuire al coordinamento degli aiuti umanitari.
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Libano, un morto in raid Idf, Aoun condanna attacchi su civili (2)
“Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di una odiosa aggressione israeliana contro le installazioni civili, senza giustificazione né pretesto”, ha denunciato il presidente Aoun. “La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza”, ha sottolineato
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Beirut condanna attacchi Idf: “Colpiti obiettivi civili”
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Il genero del presidente Trump Jared Kushner rappresenterà gli Stati Uniti nelle discussioni sulla ricostruzione di Gaza. Lo ha riferito una fonte egiziana al quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah. “La sua presenza servirà da garanzia che Tel Aviv non ripeterà il suo tentativo di invasione di terra della Striscia di Gaza”, ha affermato la fonte.
08:37
Media: “200 soldati Usa in Israele per monitorare tregua”
Durante la notte, “truppe statunitensi hanno iniziato ad arrivare in Israele come parte di una forza che contribuirà a supervisionare il cessate il fuoco a Gaza”: lo scrive Abc News citando due funzionari. La squadra, di 200 unità, arriverà nel fine settimana dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. L’ammiraglio Brad Cooper, capo del comando centrale delle forze armate statunitensi, è arrivato ieri in Israele.
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Libano, un morto in raid Idf, Aoun condanna attacchi su civili
Un uomo è morto e altri sette sono rimasti feriti in un attacco delle forze armate israeliane nel sud del Libano. Lo ha riferito il ministero della Salute di Beirut, precisando che la vittima è siriana. L’Idf ha confermato il raid, sostenendo di aver colpito macchinari pesanti di Hezbollah utilizzati per ricostruire le capacità operative del gruppo sciita filo-iraniano, in violazione degli accordi tra Israele e Libano. Da Beirut il presidente Joseph Aoun ha condannato l’attacco israeliano contro “installazioni civili”.
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Primi arrivi in Israele dei 200 soldati Usa incaricati di supervisionare il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito ABC News, citando due funzionari, secondo i quali i soldati arriveranno tra oggi e domani, in aereo dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. A loro il compito di contribuire alla creazione di un centro di controllo congiunto e poi integrare tutte le altre forze di sicurezza che entreranno a Gaza, contribuendo anche al collegamento con l’esercito israeliano. Non previsto invece che i soldati Usa si rechino a Gaza.
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Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah al confine tra Egitto e la Striscia
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Israele-Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah: cos’èVai al contenuto
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Tregua Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace? Gli scenari
Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata del 10 ottobre di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24
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Hamas insiste su liberazione Barghouti e Saadat
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Media: “Nuovi aiuti a Gaza, a giorni riapre valico Rafah”
Domani entreranno nella Striscia di Gaza nuovi aiuti umanitari e altri beni di prima necessità, incluso il carburante. Lo ha annunciato un alto funzionario di Hamas, riporta Haaretz. Secondo le indiscrezioni, i mediatori hanno chiesto alla Israel Electric Corporation di prepararsi a riprendere la fornitura di energia elettrica all’enclave palestinese. E’ inoltre prevista, a metà della settimana prossima, la riapertura del valico di Rafah al transito di civili in entrambe le direzioni.
06:35
Media, ’19 palestinesi morti nonostante il cessate il fuoco’
I corpi di 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, inclusi 135 i cui corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, secondo quanto riportato da fonti mediche dopo la mezzanotte. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Le fonti hanno affermato che 19 palestinesi sono stati uccisi nei continui attacchi aerei israeliani in tutta la Striscia, nonostante l’annunciato accordo di cessate il fuoco, mentre una persona è deceduta per le ferite riportate in un precedente attacco. Secondo le stesse fonti, 16 persone sono state uccise quando aerei da guerra israeliani hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Ghabboun nel sud di Gaza City. Due palestinesi sono stati uccisi anche in un attacco aereo a sud di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza. Gli ospedali della Striscia hanno ricevuto un gran numero di vittime: 43 corpi sono stati trasportati all’ospedale Al-Shifa, 60 all’ospedale Battista Al-Ahli di Gaza City, quattro all’ospedale Al-Awda di Nuseirat, 16 all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah e 32 all’ospedale Nasser di Khan Younis. Dall’ottobre 2023, oltre 67 mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, con circa 170 mila feriti, per lo più bambini e donne, a causa della guerra israeliana durata due anni contro la Striscia. Le massicce distruzioni, che hanno preso di mira abitazioni e infrastrutture, hanno inoltre portato allo sfollamento di centinaia di migliaia di persone.
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06:34
Idf, ‘colpite e smantellate strutture Hezbollah in sud Libano’
“L’Idf ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella zona del Libano meridionale, dove erano presenti macchinari utilizzati per ricostruire le infrastrutture terroristiche nell’area in cui si trovavano”. E’ quanto rendono noto su Telegram le forze armate israeliane. “L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudi umani – aggiunge l’Idf – La presenza dei macchinari e l’attività di Hezbollah nella zona costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’Idf continuerà ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele”.
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