Da domenica 12 ottobre prenderà il via una delle più grandi rivoluzioni nel sistema dei controlli di frontiera europei. Con l’introduzione dell’Entry/Exit System (EES), l’Unione Europea dice addio ai timbri sul passaporto e dà il benvenuto ai controlli biometrici.

E in Italia saranno gli aeroporti di Milano LinateMalpensa e Roma Fiumicino, ad aprire la strada al nuovo sistema.

I primi test in Italia

Gli scali milanesi e quello romano saranno i primi a sperimentare in Italia, in fase pilota, le nuove procedure digitali che prevedono la rilevazione delle impronte digitali e la scansione del volto dei viaggiatori provenienti da Paesi extra-UE, compreso il Regno Unito. Successivamente, come ricorda il Sole24Ore, la sperimentazione si estenderà anche ai porti di Civitavecchia e Genova, prima di diventare operativa in tutta la rete nazionale.

Dal 20 ottobre, le nuove verifiche biometriche saranno effettuate su circa il 10% dei passeggeri in arrivo o in partenza dalle frontiere esterne, per poi estendersi progressivamente fino a coprire tutti i viaggiatori entro aprile 2026, come stabilito dal Regolamento (UE) 2025/1534.

Come funziona il nuovo sistema EES

Il nuovo sistema, gestito dalla Polizia di Frontiera, sostituirà il timbro manuale sul passaporto con una registrazione elettronica che include dati biometrici e informazioni anagrafiche. L’obiettivo è monitorare i flussi di ingresso e uscita dei cittadini non appartenenti all’UE che soggiornano per periodi brevi, fino a 90 giorni nell’arco di 180.

Il processo sarà gestito dal database centrale eu-LISA, con sede a Tallinn (Estonia), che raccoglierà i dati provenienti da 25 Paesi Schengen e da quattro Stati associati — Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera — per migliorare la sicurezza e contrastare l’immigrazione irregolare.

Cosa dovranno fare i viaggiatori

Al momento dell’arrivo, i cittadini extra-UE dovranno scansionare il passaporto, fornire le impronte digitali e una fotografia. In alcuni scali sarà possibile completare parte della procedura tramite chioschi self-service o app dedicate. I minori di 12 anni saranno esentati dal rilevamento delle impronte.

Dopo la prima registrazione, gli ingressi successivi saranno più rapidi: i sistemi confronteranno automaticamente i dati già presenti nel database. I possessori di passaporti elettronici potranno utilizzare i varchi automatici contrassegnati dal simbolo dorato della macchina fotografica. Tuttavia, nelle prime settimane si prevedono tempi di attesa più lunghi, soprattutto nei principali aeroporti italiani.

Nessuna preparazione prima del viaggio

Non sarà necessario effettuare alcuna registrazione preventiva: la procedura avverrà direttamente al punto d’ingresso. Alcuni Paesi, come Estonia, Lussemburgo e Repubblica Ceca, sono già pronti a introdurre il nuovo sistema integralmente, mentre altri adotteranno una fase di transizione per evitare sovraccarichi del sistema informatico centrale.

In arrivo anche il nuovo “visto europeo”

L’EES non sarà l’unica novità per chi viaggia verso l’Europa. Dal 2026 entrerà in vigore l’ETIAS (European Travel Information and Authorisation System), una sorta di visto elettronico che richiederà una registrazione online prima della partenza. Il costo sarà di 20 euro, con validità triennale o fino alla scadenza del passaporto. L’autorizzazione sarà gratuita per minori di 18 anni e over 70.


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