di
Piero Rossano

Il governatore da Firenze spara ancora sulla scelta di un candidato presidente dei 5 Stelle. «Dov’è che sono stati all’opposizione per 10 anni e il Pd è più cresciuto? In Campania. Spiegherò a Fico le cose che abbiamo fatto altrimenti di cosa parla?».

«La mia lista serve a dare un’opportunità a quegli elettori che hanno l’orticaria» rispetto «al reddito di cittadinanza». E ancora: «È un’offerta a quelli che non si riconoscono nei candidati in campo. Noi offriamo la nostra esperienza di artigiani della politica». 
Se non proprio un «avversario» in casa Vincenzo De Luca si conferma almeno una spina nel fianco della coalizione costruita intorno al candidato presidente del centrosinistra alla Regione Campania, Raffaele Fico. Testimonianza ne sono anche le parole di questa mattina a Firenze, dove ha parlato in occasione della festa del quotidiano Il Foglio. 

L’opportunità di schierare una propria lista per le elezioni di fine novembre tiene banco proprio in questi giorni ed è oggetto di discussione, ad esempio, anche il solo logo che reca anche la scritta «con De Luca». Come se la sua e quella del candidato presidente, e per questo della coalizione, fossero due distinte partite. Cosa che sta creando non pochi imbarazzi al figlio Piero, neo segretario regionale campano dei dem. De Luca anche oggi è però stato netto affondando la lama nell’argomento che gli sta più a cuore: il via libera a un candidato dei 5 Stelle. 
«La stagione delle regionali, a mio parere – ha argomentato – è stata gestita non bene, anzi, in qualche realtà molto male… Quale è la Regione più importante che va al voto? La Campania. Dove i 5 Stelle sono stati all’opposizione per 10 anni e il Pd è risultato il più votato? La Campania. Quale Regione diamo ai 5 Stelle? La Campania!». Questo per arrivare ad un ultimo quesito: «La mia domanda a questi statisti è: “ma non si poteva ragionare su qualche altra Regione?”». 



















































A Fico poi De Luca si è rivolto in maniera ancora più diretta: «La Campania, dopo 10 anni di rivoluzione democratica e civile, ha bisogno di proposte serie e non di scemenze se si vuole vincere la campagna elettorale. Spiegherò a tutti, a cominciare da Fico che il tempo della demagogia e delle stupidaggini è finito. Siccome è stato dieci anni all’opposizione nel governo campano, deve imparare prima le cose che abbiamo fatto e di quelle deve parlare sennò di cosa parla? Non essendo Richard Gere o Monica Bellucci dovrà conquistare consensi parlando delle cose fatte», ha affermato. 
De Luca ha poi aggiunto: «Ricorderò a Fico un dato numerico. Quando in una campagna elettorale in Campania i 5 Stelle prendono il 9% e De Luca il 70%, chi deve cambiare secondo voi? Credo che debba cambiare chi prende il 9%, deve imparare a parlare ai cittadini e conquistare il consenso. Si farà una battaglia per il centrosinistra, per dare continuità al governo regionale»

Insomma, di vestire i panni del personaggio scomodo De Luca ha sempre una gran voglia. Anzi, il suo desiderio è di farlo a lungo da protagonista. E stamane lo ha confermato: «Adesso mi sto dedicando alla letteratura, alla filosofia, le cose belle della vita. Di sicuro non andrò a casa e non vado alle Seychelles, mi sono collocato sulla linea Napolitano-De Mita e per un altro quarto di secolo sto qui a fare politica», ha ribadito. 
Chi ha orecchie per intendere, intenda.


Vai a tutte le notizie di Napoli

Iscriviti alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno Campania

11 ottobre 2025 ( modifica il 11 ottobre 2025 | 12:38)