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Redazione Sport
Tadej sempre più nella storia, eguaglia Coppi come numero totale di successi (ma nessuno ci era riuscito consecutivamente). Altro trionfo dopo quelli al Mondiale e all’Europeo
Non c’è stata storia, in una corsa che resterà nella storia del ciclismo: quando a 38 chilometri dal traguardo di Bergamo Tadej Pogacar ha deciso di andare a prendersi il suo quinto Giro di Lombardia, nessuno ha provato a resistergli nemmeno un metro. Non Remco Evenepoel, non l’australiano Storer, non Isaac del Toro dei cui servigi lo sloveno non ha nemmeno avuto bisogno sulla salita del Passo di Ganda dove la corsa doveva decidersi e si è decisa. Gambe a parte, tutti ormai hanno imparato la lezione: a provare a tenere la ruota del Cannibale ci si fa malissimo.
Tadej Pogacar è il primo corridore nella storia ad aver vinto cinque Giri di Lombardia di fila, non c’era riuscito nemmeno Fausto Coppi che per arrivare alla cinquina aveva dovuto aspettare cinque anni dopo il quarto successo. Nessuno, a dire il vero, aveva mai conquistato una corsa “monumento” (oltre al Lombardia, Sanremo, Fiandre, Roubaix e Liegi) cinque volte di fila, nessuno aveva mai fatto due volte di seguito la doppietta con il Mondiale e solo Merckx nel lontano 1971 si era preso tre “monumenti”, il Tour e il Mondiale. Da notare (e poi la chiudiamo qui) che Pogi quest’anno è salito sul podio di tutti i “monumenti” e anche qui nessuno c’era mai riuscito.
Una corsa senza storia, il Lombardia numero 119. Lunga fuga da lontano con l’americano Simmons che parte al contrattacco in solitaria, Evenepoel che resta al coperto sperando di aver le forze per resistere all’attacco del Marziano, la Uae che fa un ritmo sempre più serrato negli ultimi 50 chilometri e Pogi che si invola con facilità estrema quando e dove vuole e fauna passerella strepitosa nella salita verso Bergamo Alta dove riesce a beccare un bambino tra la folla immensa per regalargli una borraccia, come da copione. Evenepoel incassa 1’48”, il bravo Storer 3’14”, Simmons 3’49” mentre il resto del mondo si presenta sul traguardo oltre i quattro. Scaroni (15°) e Piganzoli (16°) sono gli unici italiani a classificarsi nei primi trenta. La stagione del Marziano slovena si è conclusa dopo 50 giorni di corsa, lo rivedremo da marzo dell’anno prossimo quando proverà a vincere quel poco che ancora gli manca: Sanremo, Roubaix, il quinto Tour de France.
11 ottobre 2025 ( modifica il 11 ottobre 2025 | 17:31)
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