L’abruzzese è entrato in campo a Oslo, mostrando una maglietta con una scritta in supporto di Gaza

Il “Falco” colpisce ancora. Mario Ferri, 38enne pescarese che da vent’anni gira gli stadi di tutto il mondo entrando di nascosto sul terreno di gioco per portare messaggi di ogni tipo, è tornato “a volare” sull’erba dello stadio “Ullevaal” di Oslo, indossando la sua iconica maglietta con il simbolo di Superman e la scritta “Free Gaza”. Stavolta, però, è finita peggio del previsto: Ferri è stato costretto a una visita in ospedale, dalla quale ne è uscito con un taglio alla mano. 

la carriera del “falco” ferri—  

Resta, comunque, un’altra invasione nel curriculum del “Falco”, dopo gli inizi in un Pescara-Sambenedettese del 2005 per “sponsorizzare” la convocazione di Cassano in Nazionale. Tra le sue tante “imprese”, resta indimenticabile quella ai Mondiali del 2022 in Qatar, quando entrò in campo durante Portogallo-Uruguay con la bandiera arcobaleno e la scritta “Save Ukraine” e finì addirittura arrestato e liberato solo dopo l’intervento del presidente della Fifa Infantino. Nel corso degli ultimi anni, invece, Mario Ferri si era dedicato soprattutto alle missioni umanitarie, in Africa, Ucraina, Turchia e Palestina.