Dopo l’addio alle gare, Federica Pellegrini è tornata in vasca, ma in un modo diverso, dando vita a Fede Academy, una scuola di nuoto aperta insieme al marito e allenatore Matteo Giunta all’interno del Centro di Preparazione Olimpica Aquagranda di Livigno, uno dei centri sportivi e di benessere più all’avanguardia d’Europa.
Ieri sul profilo Instagram della campionessa olimpica Federica Pellegrini è apparso un video che ha fatto il giro delweb in poche ore. Federica in tuta sportiva e con sguardo concentrato, si rivolge a un gruppo di giovani nuotatori con intensità, quasi severità (più nel contenuto che non nel tono). «Questo cinquanta è cambi di ritmo. Cosa vuol dire cambi di ritmo? Che devo cambiare: primi quindici forte, non si respira. Riusciamo a fare sette secondi senza respirare? Vietato respirare». Poi sorride per stemperare.
Il video è stato postato con la caption: «OGGI CAMBI DI RITMO…. Spiegati in modo dolce e tenero…non come li spiegavano a me 🤣🤣 Aspettando il nostro corso Open a fine mese…..siete pronti?!?!».
Il video ha scatenato una valanga di reazioni. Non perché mostra una Federica nuova, ma perché racconta una continuità: la stessa energia, la stessa passione, la stessa tensione verso la perfezione. Solo che questa volta non è lei a tuffarsi. È lei a guardare, a guidare, a trasmettere che è l’obiettivo dichiarato sul sito di Fede Academy: «Un passaggio di testimone tra me e le nuove generazioni».
La seconda vita di una campionessa
Dopo l’ultima bracciata ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, Pellegrini aveva dichiarato di voler «vivere la vita con la stessa intensità con cui ha vissuto lo sport». Da allora la transizione dalla carriera agonistica a quella di mamma prima e allenatrice poi è stata costante.
Federica ha detto in più occasioni che l’acqua è sempre stata la sua zona protetta: «Nell’acqua ci sto bene, mi sento protetta», aveva detto in un’intervista e per lei decidere di smettere di fare quello che ha fatto per vent’anni non è stato facile. E oggi invece di inseguire un record, costruisce quelli degli altri. E per farlo utilizza la stessa disciplina che è stata usata con lei: ore e ore di allenamenti e cura maniacale della tecnica.