In un’intervista pubblicata in un volume Rizzoli, l’attrice ricorderà con affetto: “Giorgio mi fornì un look che onorava il mio amore per blazer e layers”. Quell’outfit del 1978 — semplice, sofisticato, libero dalle imposizioni dell’estetica hollywoodiana dominante — ha segnato per sempre il modo in cui le donne si rappresentano, sullo schermo e nella vita.

Diane Keaton in Io e Annie:

Diane Keaton: vita e film, rimanendo sempre fedele a se stessa

Nata Diane Hall il 5 gennaio 1946 a Los Angeles, era la maggiore di quattro fratelli. Cresciuta a Santa Ana, scoprì presto la passione per il palcoscenico grazie alla madre, Dorothy Keaton, fotografa dilettante che la incoraggiò a esprimersi liberamente. Dopo il liceo si trasferì a New York per studiare recitazione al Neighborhood Playhouse, e nel 1968 debuttò a Broadway con il musical Hair, rifiutandosi — per pudore, non per principio — di partecipare alle scene di nudo. Poco dopo ottenne il ruolo di Linda Christie in Provaci ancora, Sam di Woody Allen, con cui iniziò un sodalizio artistico e sentimentale destinato a durare molti anni.

Il grande successo arrivò con Il Padrino (1972), dove interpretò Kay Adams, la moglie di Michael Corleone. Fu lì che i produttori e il pubblico notarono il suo magnetismo discreto, capace di rendere memorabili anche i silenzi. Ma fu Io e Annie a consacrarla definitivamente, trasformandola in un’icona di un’epoca: lo stile androgino, i pantaloni larghi, i gilet, i cappelli maschili e le cravatte divennero una dichiarazione di libertà personale. “Lo stile di Annie era lo stile di Diane”, ricordava Ralph Lauren, autore dei costumi del film. Il suo look, ispirato alle donne di SoHo e alla moda di strada newyorkese, influenzò un’intera generazione.

Nel corso della sua carriera, Keaton alternò commedie e drammi con grazia unica, passando da Manhattan e Reds a Baby Boom e La stanza di Marvin. Nel 2003 tornò al successo con Tutto può succedere, che le valse una nuova candidatura all’Oscar e un Golden Globe. Dal 2006 fu anche volto di L’Oréal, e rimase una delle interpreti più amate del cinema americano, grazie alla sua naturalezza, al sorriso timido e alla capacità di rendere ogni ruolo autentico.