L’Inps completerà entro la fine di gennaio 2026 le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali. L’adeguamento, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, si applicherà a milioni di pensionati e tiene conto delle variazioni del costo della vita. Già nel 2024 l’Istituto aveva lavorato su oltre 20 milioni di posizioni.
La stima dell’inflazione: cosa dice il governo
Come anticipato da Il Messaggero, la rivalutazione delle pensioni sarà calcolata sulla base dell’inflazione stimata per il 2026, pari all’1,6%, secondo quanto riportato nel Documento programmatico di finanza pubblica. Si tratta di un indice legato all’andamento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che rappresenta il parametro principale per adeguare gli importi previdenziali.
Il dato definitivo sarà confermato da un decreto interministeriale atteso entro metà novembre.