Per un cocktail ben confezionato serve più di una miscela di spiriti. In un campo in cui l’edonismo va di pari passo con la qualità del bere, importano la purezza del ghiaccio, l’eleganza delle guarnizioni e pure un certo profilo del bicchiere. Si può dire lo stesso delle referenze di cui si servono i barman, che i clienti al bancone osservano da vicino a popolare bottigliere attraenti anche agli occhi. Un marchio spagnolo di gin, sode e toniche è riuscito a fare ancora un passo: farsi conoscere non solo per il livello dei prodotti, ma pure per la bellezza delle bottiglie, che sono diventate da sole un piccolo fenomeno di design e ora si usano anche come elementi di arredo molto cool.

Bottiglia di gin Le Tribute usata come arredo

La storia di Le Tribute, da produttori di sciroppi e a distillatori di gin

Tutto parte molto tempo fa, quando, nel 1835, i Girò fondano una piccola distilleria a Vilanova, la Gertrù, sulla costa di Barcellona. La famiglia catalana, a pochi anni dalle occupazioni napoleoniche, si dedica a sciroppi farmaceutici e bibite medicinali a base di botaniche catalane, approfittando della crescita dell’industria spagnola di quei decenni. 

Il design delle bottiglie di gin e limonata Le Tribute

Un secolo di buoni successi più tardi, Manuel Girò, che nel 1940 è nascosto sui monti durante la guerra civile, scopre abbondanti cespugli di ginepro e aggiunge la distillazione del gin, il primo mai prodotto nel Paese. È nel 2016 che nasce invece il gin Le Tribute, omaggio al fondatore della Distilleria MG e subito piuttosto apprezzato dai mixologist.

La linea di spiriti catalani

C’è quindi il gin ottenuto da una serie di sette distillazioni, a base di ginepro di Teruel, arance valenciane, pompelmi rosa, gialli e verdi, nonché kumquat e lime. Da qualche tempo anche il mezcal, prodotto da agave selvatico Cenizo maturato otto anni nei campi di Durango. 

La soda al pompelmo Le Tribute

E infine le otto referenze analcoliche, che vanno dall’acqua tonica con chinino ecuadoreño alle sode aromatizzate, passando per ginger ale, ginger beer e la limonata con un tocco di oliva (da 9,99€). La particolarità è che ciascun prodotto ha una bottiglia ad hoc, con profili facilmente riconoscibili e diventate piccole ‘icone’ di per sé.

Il successo delle bottiglie di design

Dopo quella dal taglio circolare e completamente scanalata del gin, con dettagli metallici a contrasto e una pulizia aggraziata che ricorda i pezzi d’Art Nouveau di inizio Novecento, sono arrivate le sode. Grazie a un progetto di design industriale, si tratta delle prime bottiglie di forma quadrata per bibite gassate lanciate sul mercato. Un’innovazione apparentemente semplice ma non da poco, considerando l’efficacia più alta delle forme circolari per contenere liquidi frizzanti. 

Composizione con bottiglie Le Tribute

Questi recipienti, ancora in vetro, sono comunque adatti a sopportare pressioni elevate, pur conservando la loro eleganza. Tanto che in molti, una volta consumate le bevande, li conservano come puri elementi di arredo, oppure li trasformano in vasi e recipienti con una piccola operazione di upcycling. Le Tribute ne è ben consapevole e cavalca la dinamica: a guardare i profili social, le foto dei cocktail si alternano a raffinate composizioni con bottiglie e fiori in stile ikebana.

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