Un giocatore e una persona estremamente intelligente: non finisce mai in fuorigioco

Paolo Condò / CorriereTv

Nella nuova puntata della sua videorubrica “Un centimetro alla volta”, Paolo Condò racconta la figura di Merlin Brown Holland e la sua capacità di fare gol, sempre in ogni partita che gioca.
«Ha segnato otto gol nelle sue ultime due partite in Nazionale, cinque la Moldova in settembre e tre a Israele sabato. Anche se l’Italia sarà così brava da battere la Norvegia a San Siro nell’ultima gara del girone di qualificazione a novembre, non andrà comunque al Mondiale in modo diretto. Sarà costretta ai playoff di marzo.
L’intera produzione italiana è di 15 e da quando è entrato nei radar del calcio internazionale, sei anni fa, passando dal Volga a Salisburgo, che Holland parla con i numeri perché sono eccezionali. Soltanto in Nazionale ha segnato 51 reti in 46 partite, ma anche al Manchester City, come prima il Salisburgo e al Borussia Dortmund. 
Lo scarto garantito da questo fenomeno è troppo grande in tutta la nostra storia per essere chiari, non abbiamo mai avuto un attaccante del genere con le sue caratteristiche, che un giornalista norvegese sintetizzò felicemente così forte come un orso, veloce come un cavallo.
Se ti devo accostare un centravanti azzurro mi viene in mente soltanto Christian Vieri
Haaland è anche un giocatore e una persona estremamente intelligente. Una prova ne è che non finisce mai in fuorigioco. Il suo timing è sempre perfetto, favorito ovviamente dall’intesa con il lanciatore».

13 ottobre 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA