I piani dell’Audi sono sempre stati ambiziosi, sin da quando la casa tedesca ha deciso di acquisire il team Sauber. Più volte, i vertici del team hanno sottolineato quanto questo sia un piano a lungo termine: una volta di più lo ha fatto Jonathan Wheatley, team principal della scuderia di Hinwil.  

“Abbiamo davanti a noi un percorso ambizioso – ha raccontato a The Japan Times -, la nostra intenzione è quella di competere per la vittoria in gara e per il titolo entro la fine del decennio, e abbiamo in mente un piano aggressivo per arrivarci.”

In attesa della prima Audi di sempre

Il prossimo anno, vedremo all’opera il primo progetto interamente “Audi”, nome che finalmente comparirà anche nella lista partenti: macchina e motore saranno interamente tedeschi (sebbene, lo ricordiamo, la sede resti quella storica della Sauber, ad Hinwil). Il 2026, con i suoi cambiamenti, sarà un modo per vedere dei rimescolamenti della griglia e l’imperativo è approfittarne: “Siamo molto entusiasti di ciò che accadrà il prossimo anno – ha proseguito Wheatley -, uniremo telaio e propulsore per la prima volta, e per la prima volta in assoluto faremo gareggiare in F1 una monoposto Audi”.

In Sauber futura Audi Wheatley ha portato una lunghissima esperienza in Red Bull, ma all’inizio non ha voluto forzare i cambiamenti: “Quando sono arrivato tenevo occhi e orecchie ben aperti, e usavo la bocca in proporzione a questi due aspetti. Se porti troppe nuove idee, troppe nuove filosofie, se cerchi di cambiare troppo… Nelle corse l’equilibrio è delicato. Una scuderia è come una famiglia, ci sono momenti in cui ci si scontra, altri in cui tutto fila liscio. Credo che la mia esperienza mi aiuti a capire quando è il momento giusto per fare qualcosa.”

Che la scalata abbia inizio

La squadra non si sta focalizzando sui risultati, ma su un miglioramento generale e continuo per essere pronta a sfidare i migliori della categoria, come ha spiegato il team principal inglese: “Quello che cerco è un miglioramento continuo. Voglio che ci chiediamo costantemente come possiamo migliorare, come possiamo prendere costantemente le decisioni giuste quando siamo sotto pressione. I team contro cui gareggiamo hanno forza e competenza in ogni ambito. Stiamo sfidando la Ferrari, stiamo sfidando la Red Bull, la McLaren, la Mercedes. Dobbiamo essere dei rivoluzionari, non arriveremo dove vogliamo arrivare giocando una partita normale. Dobbiamo fare le cose in modo diverso. Al momento siamo nel garage numero 10 e puntiamo a essere nel garage 1: è un lungo cammino“.