Nel cantiere della Manovra prende forma una misura che potrebbe ridisegnare l’accesso a molti bonus sociali: l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee, purché abbia un valore catastale non superiore a 100mila euro. Una soglia che, tradotta in termini reali di mercato, equivale a circa 300-400mila euro.

L’obiettivo è chiaro: evitare che la casa di residenza, spesso frutto di risparmi di una vita e non segno di ricchezza effettiva, penalizzi famiglie e ceti medi nella valutazione della loro situazione economica. La misura mirerebbe a rendere l’Isee più aderente alla reale capacità reddituale, ma con un vincolo netto: il beneficio non sarebbe per tutti, solo per chi possiede un immobile sotto la soglia indicata e non dispone di altri beni rilevanti.

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