Lo chiamano “oro bianco”, come se bastasse il colore a nobilitare una sostanza.
Latte: parola breve, carica di miti, di retorica, di bugie sedimentate come panna sul fondo di una bottiglia. Ce lo versano nei biberon, ce lo impongono nelle mense scolastiche, ce lo servono col sorriso nelle pubblicità. Fa bene. Fa crescere. Rinforza le ossa. Eppure, come scrive Stefano Momentè, “il corpo racconta un’altra storia“.
Nel suo nuovo libro “Bianco Veleno – Il volto nascosto di latte e formaggi” (Youcanprint, 2025), accreditato VEGANOK, lo chef e giornalista Stefano Momentè, tra i pionieri del veganismo in Italia, accompagna il lettore in un viaggio documentato dentro una delle illusioni alimentari più radicate della nostra cultura: quella del latte come simbolo di salute, amore e nutrimento universale.

Attraverso ricerche scientifiche, inchieste internazionali e testimonianze dirette, Momentè mostra ciò che si nasconde dietro la facciata di purezza: gli effetti sulla salute, gli interessi economici, la sofferenza animale e le conseguenze ambientali di un sistema che continua a presentarsi come “naturale”.
Il latte, spiega l’autore, non è un alimento neutro. È un fluido biologicamente progettato per far crescere un vitello di centinaia di chili in poche settimane, non per nutrire esseri umani adulti.
Il latte è forse il più potente simbolo di purezza che la nostra cultura abbia costruito. Ma come spesso accade, la purezza è solo un racconto. Dietro quell’immagine candida si nascondono industrie, sfruttamento e una verità che non conviene raccontare. Il mio obiettivo non è creare sensi di colpa, ma offrire conoscenza. Solo la consapevolezza può generare libertà.”
Stefano Momentè

“Bianco Veleno” è un testo che non si limita a smontare miti, ma li analizza, li spiega, li riporta alla realtà della biologia e dei fatti. Non è un atto d’accusa, ma un atto di consapevolezza, un invito a guardare con spirito critico ciò che per decenni ci è stato raccontato come indiscutibile verità.
All’interno del volume trova spazio anche una testimonianza di Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani Onlus (AssoVegan), che racconta il proprio percorso di risveglio etico e di coerenza quotidiana: “La scelta vegan non nasce da un’idea di rinuncia, ma da un atto di gentilezza. È la consapevolezza che ogni gesto quotidiano può essere un seme di cambiamento. Smettere di bere latte non è una privazione, è un modo per restituire libertà e rispetto alla vita“.
“Bianco Veleno” è un libro che scuote e fa riflettere, ma soprattutto restituisce dignità alla conoscenza. Leggerlo significa aprire una breccia nel racconto collettivo della purezza e riscoprire il potere liberatorio dell’informazione. Perché, come ricorda l’autore, “non è fanatismo, è fisiologia: il nostro corpo non è fatto per digerire quel latte”.
Dopo averlo letto, un bicchiere di latte non sarà mai più lo stesso.
Il libro è disponibile in formato cartaceo su tutte le principali piattaforme online e nello store Youcanprint.
Chi è l’autore

L’autore Stefano Momentè è chef, scrittore, giornalista e formatore, tra i primi in Italia a parlare di alimentazione e filosofia vegan. Fondatore di Altrocibo Academy, è riconosciuto come una delle voci più autorevoli nel campo della cultura alimentare etica e sostenibile.
Da oltre vent’anni si dedica alla divulgazione basata su dati scientifici e su una visione etica della nutrizione. Con “Bianco Veleno”, il suo ventinovesimo libro, aggiunge un tassello fondamentale a un percorso di ricerca e divulgazione che unisce scienza, etica e libertà di pensiero.