La stagione 2025 della Ferrari era iniziata con il piede sbagliato, ma rischia di concludersi in modo ancora peggiore. Quando sembrava che il disastro del Gran Premio di Cina, con la squalifica di entrambi i piloti per irregolarità tecniche, rappresentasse il punto più basso dell’anno, il weekend di Singapore ha purtroppo smentito ogni previsione. Non solo il risultato in pista, ma anche le decisioni e le incertezze al muretto box hanno lasciato nei tifosi un profondo senso di sconforto e delusione, rendendo sempre più difficile intravedere la luce in fondo al tunnel per il Cavallino Rampante.

A peggiorare ulteriormente la situazione sono arrivate le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, secondo le quali Frédéric Vasseur sarebbe al centro di discussioni piuttosto accese con alcune figure chiave della Scuderia, tra cui Togninalli. A completare un quadro già complesso ci sarebbero poi i malumori tra i piloti e l’ambiente tecnico. Secondo alcune fonti, Charles Leclerc non godrebbe più della piena fiducia di parte degli ingegneri, mentre Lewis Hamilton avrebbe inviato a Maranello un documento estremamente dettagliato con l’obiettivo di rivedere molte delle procedure operative e gestionali del team, considerate poco efficienti in ottica competitiva.

Un quadro che stride con l’ottimismo che aveva accompagnato, solo pochi mesi fa, il rinnovo pluriennale di Vasseur, accolto come un segnale di stabilità e continuità del progetto Ferrari. Oggi, però, quella solidità sembra vacillare: il castello costruito attorno al nuovo corso del team principal francese pare scricchiolare sempre più sotto il peso dei risultati deludenti e delle tensioni interne.

Solamente qualche giorno fa infatti, come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, Mario Andretti ha presenziato al Festival dello Sport e, intervistato riguardo il sul suo futuro ingresso in Formula 1 con il team Cadillac ha espresso la sua opinione sulla scuderia di Maranello.

Il Cavallino, almeno fino al 2028 fornirà i propulsori alla scuderia americana e dunque Andretti è estremamente interessato alle dinamiche interne del team italiano. Parlando di Vasseur ha infatti dichiarato: “La Ferrari prima o poi tornerà, ma io ho perso fiducia in Vasseur”. L’americano ha poi concluso dicendo: “Leclerc? Se davvero un giorno volesse cambiare squadra io alla Cadillac lo prenderei subito”. 

Parole, quelle di Mario Andretti, che pesano come macigni e riflettono un sentimento sempre più diffuso anche tra gli addetti ai lavori: la Ferrari sembra aver smarrito la propria direzione, travolta da tensioni interne, decisioni discutibili e risultati deludenti. Nonostante la coppia di piloti di altissimo livello, il reparto tecnico di grande esperienza e un marchio che incarna la storia stessa della Formula 1, senza una guida salda e una visione condivisa, anche il mito del Cavallino Rampante rischia di trasformarsi in un simbolo di rimpianti.

Sarà dunque fondamentale per la Ferrari ritrovare la rotta in vista del cambio regolamentare del prossimo anno, perché se anche con la nuova monoposto il copione dovesse rimanere invariato, a Maranello non sarebbe sorprendente vedere diversi nomi illustri guardare altrove, alla ricerca di un progetto più solido e vincente.

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